“La disgrazia terribile di Giulio Regeni in Egitto e le versioni veramente inaccettabili del governo egiziano cominciano a squarciare il velo su una realtà che veramente troppi hanno voluto ignorare in questi anni”.
Lo afferma Emma Bonino, ospite di “Il Demone del tardi” a Radio Popolare.
La ex ministro degli Esteri ha denunciato l’inazione di tutti i Paesi occidentali verso la dittatura egiziana: “Avere alcuni interessi comuni non vuol dire affatto essere completamente ciechi, ma su Al Sisi sono state cieche tutte le cancellerie internazionali” ha attaccato Bonino, che ha citato un esempio: “Nel 2013, per impedire un trasferimento di armi all’Egitto utilizzabili a fini di repressione, fu difficile agire a livello europeo. E fummo pochi a denunciare come anti-democratico il passaggio da Morsi ad Al Sisi”.
Ma l’inerzia è pericolosa, secondo Bonino, che descrive in Egitto una situazione che rischia di esplodere.
Emma Bonino interviene anche sulla preparazione di un nuovo intervento militare in Libia: “Sono convinta che le azioni militari dall’alto non servono a sconfiggere Daesh, che fra l’altro gioca il gioco di alcune potenze regionali” ha detto Bonino, descrivendo i conflitti in corso in Medio Oriente come uno scontro per l’egemonia nella famiglia sunnita e tra sciiti e sunniti.
Ascolta l’intervista a Emma Bonino durante “Il demone del tardi”