Giovedì 12 settembre 2019
Il funerale di Piero Scaramucci si svolgerà al cimitero di Lambrate sabato 14 settembre alle ore 10,30 pic.twitter.com/DVmuMsM2YR
— Radio Popolare (@radiopopmilano) September 12, 2019
Mercoledì 11 settembre 2019
È morto questa mattina alla clinica Humanitas, dov’era ricoverato dalla metà di agosto, Piero Scaramucci. Aveva 82 anni.
Piero Scaramucci è stato l’elaboratore del progetto politico-editoriale che ha dato origine a Radio Popolare; è stato direttore nella primissima fase della vita della radio, che è tornato a dirigere nel 1992 restandone alla guida fino al 2002.
Il nostro ricordo
di Michele Migone
Il giornalismo democratico italiano ha perso oggi una delle sue figure di riferimento e Radio Popolare ha perso la persona che 43 anni fa la fondò.
Piero Scaramucci è morto questa mattina dopo un mese di ricovero ospedaliero a seguito della rottura di un aneurisma. Aveva 82 anni e non aveva perso neppure un’oncia della sua capacità di guardare con approccio critico, quasi radicale, ma sempre profondamente lucido ai fatti del mondo.
La sua visione del giornalismo come vero guardiano del potere, come strumento per dare voce a chi non ne ha, la sua idea dei mezzi di comunicazione come strumenti di servizio pubblico, hanno caratterizzato tutta la sua carriera dentro e fuori la Rai e hanno determinato il DNA di Radio Popolare.
Negli anni ’60 e ’70 Piero Scaramucci, in una Rai paludata, era riuscito a dare la sua impronta di giornalista democratico in inchieste come quella sulla morte di Enrico Mattei, sulla strage di Piazza Fontana, sul processo di Catanzaro sulla strage.
Poi avrebbe scritto con la vedova di Pino Pinelli, Licia, il libro – intervista “Una storia quasi soltanto mia” in cui si raccontavano gli anni di piazza Fontana e la strategia della tensione.
Piero Scaramucci ritornò alla sua creatura, a Radio Popolare nel 1992. Amava molto questa radio.
Gli ha dato la sua impronta “glocal”, cioè globale e locale, un mezzo di comunicazione che riesce a guardare con la stessa intensità e profondità ai fatti della città e del mondo.
È stato il maestro di giornalismo di decine di noi, ma non è caduto mai nel tranello di pensare che Radio Popolare fosse solo giornalismo. Ha plasmato un paio di generazioni di persone che lavorano qui dentro all’idea che la radio fosse un modo di comunicare una tensione morale, civile, politica, quasi esistenziale attraverso una serie di molteplici linguaggi, modalità, toni, suoni.
Ha insegnato a tutti quanti noi ad essere orgogliosi della nostra indipendenza e a difendere con le unghie questo valore.
Il suo ritorno nel 92 aveva dato alla Radio un ambizione e un orizzonte nazionale, l’aveva spronata a superare i confini fino ad allora conosciuti. Per questo venne costruito il network con tante altre radio italiane.
In quel periodo, Piero è stato direttore per più di 10 anni. Ma in realtà, per tutti quanti noi, ma anche per le migliaia di persone che lo hanno seguito, alla fine, Piero è sempre rimasto il Diretur, con la D maiuscola, come lo chiamavamo in redazione.
A Mimosa e a Marianna va il nostro abbraccio e l’abbraccio di tutti gli ascoltatori.
Con Piero Scaramucci se ne va una voce libera e autorevole del giornalismo italiano. Grazie al suo impegno @radiopopmilano ha dato voce agli ultimi, ai senza voce e ai tanti mondi impegnati, dando un prezioso contributo alla crescita civica e civile del nostro Paese.
— Giuliano Pisapia (@giulianopisapia) September 11, 2019
Oggi ci ha lasciato Piero Scaramucci, giornalista Rai ed ex direttore di Radio Popolare. Ha raccontato gli anni più caldi del nostro Paese con devozione nei confronti della verità e con straordinaria competenza. Milano lo ricorda con affetto.
— Beppe Sala (@BeppeSala) September 11, 2019
È morto Piero Scaramucci. È stato mio direttore a Radio Popolare, mio amico, ci volevamo bene, stima, affetto, grande intesa umana e professionale. Era una persona perbene, un ottimo compagno, un grande giornalista.
Oggi è un giorno molto triste. Ciao, Piero. pic.twitter.com/WsJCBvhgZd— Alessandro Robecchi (@AlRobecchi) September 11, 2019