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Memos di mar 05/03
A cura di:Raffaele Liguori
La sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Bologna, la pena dimezzata al femminicida reo confesso perché in preda ad una “tempesta emotiva” causata dalla gelosia. Che cosa significa la decisione dei giudici bolognesi? E’ il ritorno al delitto d’onore? «E’ la dimostrazione – dice Elena Biagioni, avvocata dell’Associazione Donne in Rete contro la violenza (Di.R.e) – che c’è ancora tanto da fare per quanto riguarda la lotta contro gli stereotipi nelle decisioni giudiziarie. E’ il ritorno alla giustificazione – sostiene l’avvocato ospite di Memos - delle condotte basate su una volontà di possesso, sull’oggettivazione della donna». Ospite a Memos anche la magistrata Linda D’Ancona, giudice per le indagini preliminari al Tribunale di Napoli. «I giudici di Bologna – racconta la gip napoletana – hanno ritenuto di poter concedere le attenuanti generiche sulla base di più elementi. Ci sono la confessione, il tentativo di risarcire il danno, non solo la gelosia». La puntata di oggi si chiude con il messaggio nella bottiglia di Davide Mattiello, presidente della fondazione “Benvenuti in Italia”, di Torino.
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