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Mediterraneo, Matvejevic e le migrazioni
A cura di:Raffaele Liguori
Pedrag Matvejevic è stato un grande intellettuale, cosmopolita, morto il 2 febbraio scorso, a Zagabria. Matvejevic era nato nel 1932 a Mostar, la città del “Ponte Vecchio” distrutto dalla guerra negli anni Novanta e poi ricostruito. Oggi Mostar è una città della Federazione della Bosnia Erzegovina, allora nel ‘32 del Regno di Jugoslavia. Matvejevic ha lasciato il suo paese all’inizio degli anni ’90, ai tempi della guerra nell’ex-Jugoslavia per andare ad insegnare letterature slave alla Sorbona di Parigi e poi alla Sapienza di Roma (l’Italia, di cui aveva ricevuto la cittadinanza onoraria). Ha cercato di tenere insieme le differenze delle culture, dei luoghi, mentre tutto andava nella direzione contraria. Pacifista ostinato in tempi di nazionalismi e guerre. ..Il Mediterraneo è stato il luogo di elezione del suo racconto. “Breviario Mediterraneo” è l’opera scritta nel 1987 che lo ha fatto conoscere in tutto il mondo, tradotta in una ventina di lingue (in Italia da Garzanti). Per ricordare la figura di Pedrag Matvejevic Memos ha ospitato Melita Richter, sua amica, sociologa e saggista. Del Mediterraneo di oggi ha parlato a Memos anche il fotografo e giornalista Giulio Piscitelli. "Harraga. In viaggio bruciando le frontiere" è il titolo di un suo progetto fotografico appena pubblicato (ContrastoBook, 2017). E' un resoconto per immagini dei suoi viaggi lungo le rotte seguite dai migranti per raggiungere l'Europa.
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