Una storia lunga quasi 70 anni, quella dei Legnanesi, la compagnia nata in un oratorio di Legnano, ai tempi in cui ragazzi e ragazze non potevano recitare insieme, se c’era di mezzo una parrocchia.
Fu così che una serie di giovanotti e padri di famiglia cominciarono a travestirsi da donna, facendo il verso a figlie, mogli, mamme.
Al centro, il cortile di una “ca’ de ringhera”, dove tutti sentono tutto, e parlano un po’ troppo. Il nucleo centrale è la famiglia Colombo: Teresa, la moglie severa e autoritaria; Giovanni, il marito con un debole per il vino; Mabilia, la figlia un po’ stagionata ma piacente, fissata con i look arditi.
Una struttura semplice, testi naturalistici, equivoci immutabili come la commedia dell’arte. La garanzia di un successo praticamente eterno: i Legnanesi non solo fanno il tutto esaurito tutte le stagioni in Lombardia, ma anche in altre parti d’Italia dove, in teoria, al pubblico non dovrebbe importargliene niente di un cortile di Legnano!
Anche quest’anno tornano in scena al Teatro Nazionale di Milano fino a febbraio, con un classico rivistitato, proprio quel “La famiglia Colombo” che Felice Musazzi (la prima Teresa) scrisse tanti anni fa.
Con gli anni, gli spettacoli si sono fatti più sfarzosi, Mabilia ha un corpo di ballo fatto di “boys” e costumi appariscenti, ma lo spirito dei Legnanesi è inattacabile, nella sua bonaria scorrettezza politica.
Come tutti gli anni, li abbiamo intervistati poco prima del debutto: dicono che Radio Popolare porta loro bene!
Ascolta l’intervista ai Legnanesi