Nasce il crowdfunding per sostenere i progetti su richiedenti asilo, rifugiati e migranti. Si chiama MigFunder ed è un progetto pensato da esperti di politiche migratorie che lavorano con l’Unione europea. Il crowdfunding è una campagna di raccolta fondi che ha un target e una scadenza. Rispetto ai metodi tradizionali garantisce con maggiore trasparenza le informazioni su destinazione dei fondi e scopo del progetto. Spesso, nel caso in cui si raggiunga la quota necessaria a lanciare l’iniziativa, i donatori vengono risarciti.
Migrfunder si rivolge soprattutto per i migranti della diaspora che vogliono sostenere con iniziative di solidarietà i connazionali. Ma non solo. Ong, ricercatori, startupper, tutti possono trovare un posto nella piattaforma. Tra i primi progetti finanziabili si leggono sigle di organizzazioni importanti, come quella del MOAS (Migrant offshore aid station), la prima missione privata per salvare migranti nel Mediterraneo. Lo studio legale londinese Quist Solicitors cerca invece donazioni per formare degli avvocati pakistani che possano assistere detenuti a Islamabad. Obiettivo da raggiungere: 115 mila euro in otto settimane. L’Organizzazione mondiale delle migrazioni (Oim) cerca 88 mila euro, da reperire in 12 settimane per finanziare Missing migrants Project, una sorta di grande archivio-social network funzionale alla ricerca dei migranti di cui i familiari non hanno più tracce.
Ci sono poi progetti della società civile somala per finanziare progetti che aiutino i giovani a restare: una start up locale che coinvolgerà cento somali. La presenza su MigFunder diventa garanzia di qualità del progetto, per chi sceglie di promuoversi attraverso questa piattaforma. Durata massima delle campagna è di 12 settimane.
Se una campagna non raggiunge l’obiettivo non ci sono costi per chi ha promosso la campagna. Ma in caso di traguardo raggiunto, la piattaforma sarà ripagata per il lavoro di consulenza e supporto che verrà svolta lungo tutta la durata della campagna. La trattenuta sul totale raccolto sarà del 5 per cento. Il costo della transazioni Paypal è invece pari all’1,4 per cento.