Approfondimenti

Google, l’abbraccio mortale al governo americano

Quanto è influente Google nella politica americana?

Molto, si direbbe, a giudicare dai documenti emersi negli ultimi giorni – e dalla rete di legami e solidarietà che legano l’azienda californiana ad alcuni dei più influenti centri di potere di Washington.

Sulla base di un’indagine condotta dal quotidiano britannico The Guardian, risulta che Google ha contribuito alla campagna elettorale di senatori e deputati USA, poi mobilitati nello sforzo di bloccare una causa antitrust a Bruxelles. La causa, nata dall’accusa di usare in modo scorretto la propria posizione dominante sul mercato, contempla sanzioni sino a sei miliardi di dollari.

Lo sforzo di Google a Washington avrebbe fatto parte di una rete di lobbying ben più sofisticato: la società ha assunto ex-funzionari dell’Unione Europea come propri lobbisti; ha finanziato università, think-tank, istituti di ricerca del Vecchio Continente; e in occasione di un incontro privato in California tra Larry Page, CEO di Google, e il capo della Commissione Europea, nella primavera del 2014, fu sollevata proprio la questione dell’antitrust europeo – nonostante funzionari europei avessero chiesto, per motivi di opportunità, che l’argomento non venisse affrontato.

E’ però proprio Washington, la sua politica, a occupare il centro della strategia di influenza dell’azienda. Sono in particolare 162 i membri del Congresso USA ad aver goduto dei finanziamenti di Google nell’ultima tornata elettorale. Il suo comitato di “azione politica” ha distribuito donazioni a 34 senatori e 128 membri della Camera; le elargizioni vanno da 1000 a 10 mila dollari. Sono stati i repubblicani godere di una fetta più consistente di finanziamenti al Senato: 78.500 dollari contro i 46.500 dei democratici. Alla Camera invece i più beneficiati sono stati i membri del partito di Obama: hanno ottenuto da Google 131.500 dollari, contro il 126.250 dei repubblicani.

Proprio in tema di legami tra Google e Casa Bianca, va ricordato che il direttore dei servizi tecnologici della Casa Bianca è un ex-dipendente della società nata in un garage nel 1998. In altre parole, dunque, non esiste altra società americana che abbia, negli ultimi tre anni, allargato in questo modo la sua attività di lobbying a livello federale. “Il loro motto è: Don’t Be Evil, non essere cattivo – ha spiegato Jamie Court, presidente di Consumer Watchdog – in realtà oggi non fanno che distillare cose cattive nel reame politico. Sono passati dall’essere dei neofiti ad essere dei criminali a Washington”.

Public Citizen, un’altra organizzazione che monitora la politica americana, ha spiegato in un rapporto del 13 novembre 2014 – dal titolo significativo, “Mission Creep-y”, missione losca, sospetta – che “Google sta lentamente diventando una delle forze politiche più potenti della Nazione, e nello stesso tempo sta espandendo il suo impero di raccolta dati”. Chiaro il riferimento al ruolo giocato dall’azienda nelle vicende della National Security Agency e dell’invasione della privacy da parte del governo americano. Sempre secondo il rapporto di Public Citizen, Google è la società che, nei primi nove mesi del 2014, ha speso di più in attività di lobbying; la previsione di spesa per le stesse attività di lobbying, nel 2015, è di 18,2 milioni di dollari.

A questo va aggiunto che dei 102 lobbisti assunti nel 2014, 81 sono ex-funzionari del governo americano. Il dato è stato anche fisicamente avvertibile nel luglio 2014, in occasione dell’apertura del nuovo quartier generale di Google a Washington D.C. Un edificio più grande della Casa Bianca, al 25 di Massachussetts Avenue, poco a nord del Campidoglio e comunque lontano da K Street, l’area dove si tengono le “normali” operazioni di lobbiyng.

Manco a dirlo, alla festa dell’inaugurazione degli uffici, erano presenti decine di politici americani.

  • Autore articolo
    Roberto Festa
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 24/12 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 24-12-2024

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 24/12 18:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 24-12-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 24/12/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 24-12-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 20/12/2024 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 20-12-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    PoPolaroid di mercoledì 25/12/2024

    Basil Baz evoca il suo amore per la Polaroid, per la bellezza dello spazio bianco intorno all’immagine, che gli permetteva di scrivere la data e dare un titolo alla foto; spesso era ispirato da una canzone. Come le fotografie, le canzoni sono memorie nel tempo, e in PoPolaroid accompagno la musica con istantanee sonore; scatti personali, sociali e soprattutto sentimentali.

    PoPolaroid – istantanee notturne per sognatori - 24-12-2024

  • PlayStop

    Avenida Brasil di martedì 24/12/2024

    La trasmissione di musica brasiliana di Radio Popolare in onda dal 1995! Da nord a sud, da est ad ovest e anche quella prodotta in giro per il mondo: il Brasile musicale di ieri, di oggi e qualche volta di domani... Ogni martedì dalle 23.00 alle 24.00, a cura di Monica Paes. Potrete anche, come sempre, scaricare i podcast e sentirla quando e quante volte volete... https://www.facebook.com/groups/avenidabrasil.radio/ https://www.facebook.com/avenidabrasil.radio/

    Avenida Brasil - 24-12-2024

  • PlayStop

    Vinicio Capossela racconta il suo disco di Natale, SCIUSTEN FESTE N.1965

    L'ultimo disco di Vinicio Capossela è dedicato al Natale. SCIUSTEN FESTE N.1965 nasce infatti dai mitici concerti natalizi al Fuori Orario di Taneto di Gattatico, con un repertorio in parte davvero natalizio, in parte scelto per uno spirito affine alla festa più comandata che ci sia. In una lunga intervista realizzata da Claudio Agostoni e Niccolò Vecchia, un Vinicio in formissima ci ha guidato all'ascolto di questo suo nuovo lavoro che in questi giorni ha preso forma, con grande successo, anche nella dimensione live.

    Gli speciali - 24-12-2024

  • PlayStop

    Gli speciali di martedì 24/12/2024 - ore 20:33

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 24-12-2024

  • PlayStop

    Popsera di martedì 24/12/2024

    Popsera è lo spazio che dedicheremo all'informazione nella prima serata. Si comincia alle 18.30 con le notizie nazionali e internazionali, per poi dare la linea alle 19.30 al giornale radio. Popsera riprende con il Microfono aperto, per concludersi alle 20.30. Ogni settimana in onda un giornalista della nostra redazione.

    Popsera - 24-12-2024

  • PlayStop

    Il meccanico dei miei stivali

    quando Claudio Agostoni racconta un aneddoto truffaldino che passerà agli annali, Andrea Cegna presenta il viaggio di Radio Pop in Messico, svariati benemeriti ascoltatori arrivano in studio per fare man bassa di fumetti di Piantagioni e Capibirra e infine, insieme a Davide, scendiamo nelle strade del principato di Monaco a bordo di moderne e velocissime biciclette a pedalata assistita

    Poveri ma belli - 24-12-2024

  • PlayStop

    Playground di martedì 24/12/2024

    A Playground ci sono le città in cui abitiamo e quelle che vorremmo conoscere ed esplorare. A Playground c'è la musica più bella che sentirai oggi. A Playground ci sono notizie e racconti da tutto il mondo: lo sport e le serie tv, i personaggi e le persone, le ultime tecnologie e le memorie del passato. A Playground, soprattutto, c'è Elisa Graci: per 90 minuti al giorno parlerà con voi e accompagnerà il vostro pomeriggio. Su Radio Popolare, da lunedì a venerdì dalle 15.00 alle 16.30.

    Playground - 24-12-2024

  • PlayStop

    Jack di martedì 24/12/2024

    Per raccontare tutto quello che di interessante accade oggi nella musica e in ciò che la circonda. Anticipazioni e playlist sui canali social di Matteo Villaci.

    Jack - 24-12-2024

  • PlayStop

    Musica leggerissima di martedì 24/12/2024

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 24-12-2024

  • PlayStop

    Cult di martedì 24/12/2024

    Oggi a Cult: "Schiaccianoci" al Piccolo Teatro Studio Melato con la Compagnia Marionettistica Carlo Colla e Figli; gli appuntamenti delle feste della Raffaele Koehler Swing Band; Flavio Pirini e Folco Orselli al Teatro della Contraddizione con lo spettacolo-concerto "Tra"; la rubrica ExtraCult a cura di Chawki Senouci....

    Cult - 24-12-2024

Adesso in diretta