Barack Obama ha tenuto un discorso sull’Isis. Non ha annunciato politiche o iniziative particolari. Ha cercato sostanzialmente di tranquillizzare gli americani e parlando dallo Studio Ovale, cosa piuttosto rara, ha cercato di dare ancora più peso alle sue parole, che in fondo sono le stesse pronunciate nelle scorse settimane.
Quattro i passaggi fondamentali:
- nella lotta al terrorismo non dobbiamo rinunciare alla nostra libertà e ai nostri valori.
- deve essere più complicato, per potenziali terroristi, entrare in possesso di armi.
- evitare le divisioni e continuare a considerare la comunità musulmana degli Stati Uniti un elemento fondamentale della società americana: “le divisioni sono esattamente quello che vorrebbero i terroristi”.
- il terrorismo è entrato in una nuova fase. Non ci sono più gli attacchi su larga scala di Al Qaida, ma ci sono le azioni di singoli individui che si sono radicalizzati.
Infine una riflessione: l’obiettivo della Casa Bianca sembra chiaro, cioè convincere gli americani che il loro governo ha un piano/una strategia per sconfiggere il terrorismo, che non passerà dall’invio di militari in Medio Oriente, che non porterà a un controllo della comunità musulmana e che non entrerà in guerra con l’Islam.
Anche se le sue parole su un maggior controllo sulla vendita di armi – un tema sappiamo delicatissimo negli Stati Uniti – potrebbe creare divisioni e spaccature, esattamente quello che Obama sta cercando di evitare…