A questo punto, è il sindaco uscente di Milano Giuliano Pisapia che può risolvere la lite tra i partiti del centrosinistra sulla data delle primarie in città. E il sindaco per farlo ha proposto la data del 28 febbraio. Tre settimane dopo la data fissata dai partiti milanesi ma una settimana prima del 6 marzo che era nella testa di Renzi.
Il dissidio tra Pd e Sel a Milano sta diventando sempre più un caso politico difficile da districare. Alla incertezza data dal fatto che i candidati principali, Giuseppe Sala voluto da Renzi e la vicesindaca Francesca Balzani sponsorizzata da Pisapia, non abbiano ancora formalizzato la loro decisione, si aggiunge la crescente tensione sulle date.
Venerdì una riunione di maggioranza è saltata e il giorno dopo sono volati gli stracci. I confronti, spesso aspri, sono finiti pure sui social network dove le accuse reciproche si sono amplificate. Sel accusa il Pd di volere ritardare i tempi per spostare il più in là possibile la data del voto per favorire Giuseppe Sala (ma ne beneficerebbe anche Francesca Balzani, viene fatto notare); il Pd risponde che sia Sel a non voler prendere in considerazione le proposte già avanzate dallo stesso sindaco Pisapia.
Chi potrebbe contribuire in maniera forse decisiva a risolvere il problema è il sindaco uscente Pisapia e per questo, ieri sera, il sindaco ha reso pubblica la sua proposta, già nota in realtà ai partiti. Durante l’incontro con Renzi a Roma, i due hanno sostanzialmente raggiunto un accordo anche sulla data. Fino a ieri, pubblicamente, Pisapia aveva taciuto. Non così coi partiti. E il segretario del Pd milanese, Pietro Bussolati ha detto “Siamo in attesa che Sel accetti la proposta che il sindaco ha formulato” .