Salvini apre al centrodestra e auspica che possa, in futuro, sostenere il governo.
“Siamo convinti che nelle prossime ore si possa partire con soddisfazione anche di coloro che magari cominciano all’opposizione. Penso agli alleati di centrodestra, che sapremo convincere non coi posti, ma coi progetti” ha affermato il segretario della Lega. Più esplicito di così, non si può.
L’obiettivo di Salvini è soprattutto coinvolgere Fratelli d’Italia. Con Giorgia Meloni c’è stato uno scambio di intesa. La leader di Fdi ha attaccato il Quirinale per il no di Mattarella a Paolo Savona ministro dell’economia:
Savona sarebbe un ottimo ministro dell’Economia mi dispiace che Mattarella sia così ingerente su alcuni nomi
Fratelli d’Italia non voterà la fiducia ma sono parole che sottolineano una sintonia politica. Quello che Fratelli d’Italia potrebbe fare è puntellare il governo sui provvedimenti graditi, dalle tasse all’immigrazione ad esempio. Potrebbe fare lo stesso Forza Italia? Berlusconi ha taciuto dopo avere incontrato il presidente del Consiglio incaricato ma la strategia dell’abbraccio a Salvini gli consentirebbe di non venire emarginato dalla vita politica. Ma se Salvini si rivolge al partito Fratelli d’Italia, non fa altrettanto con Forza Italia in quanto organizzazione ma si appella singolarmente ai suoi parlamentari. Con il consenso del Movimento 5 Stelle che non hanno nulla in contrario a Fratelli d’Italia, quantomeno non ha nulla in contrario Di Maio, e nei confronti dei deputati e senatori eletti nella formazione di Berlusconi.
La maggioranza punta a rafforzarsi e intanto Lega e 5 Stelle conducono la loro battaglia sui ministeri con il Capo dello Stato. Salvini ha affermato che i nomi li proporrà Conte. Il presidente incaricato prende tempo, la lista potrebbe non essere pronta prima di sabato. Non è solo il ministero dell’economia, di cui abbiamo scritto. In discussione ci sono altri ministeri. Agli esteri il Capo dello Stato vuole un suo uomo di fiducia, Giampiero Massolo. Un nome sospetto, perché considerato in ambienti della maggioranza come la possibile carta di riserva di Mattarella se il governo in costruzione dovesse fallire.
Ma Lega e 5 Stelle non hanno ancora chiuso la trattativa tra loro su altri dicasteri. Le infrastrutture per esempio. I 5 Stelle vorrebbero Laura Castelli, che è su posizioni No Tav. Ma sempre Salvini ha affermato: “Le infrastrutture sono da fare e non da smontare”.