L’invisibile Ovunque è ultima fatica letteraria del collettivo di scrittori Wu Ming edita da Einaudi.
La Prima Guerra Mondiale vista e raccontata con occhi diversi e storie differenti. Come spesso capita nei testi dei Wu Ming personaggi ed episodi reali si mescolano a immagini di fantasia.
Il lettore resta spiazzato e non ne vede il limite. Anche se personaggi storicamente esistiti divengono, nel testo, protagonisti di interi capitoli. Breton e Vachè sono protagonisti, anche in senso letterario, del testo.
Quattro storie, quattro movimenti, per raccontare in maniera anti-celebrativa la Grande Guerra proprio nei mesi in cui è stata celebrata in lungo ed in largo in tutta Europa. Dai manicomi agli Ardini, dal mimetismo al surrealismo, dalle fughe alle vittorie, dalla Toscana alla Francia e via di ritorno.
L’invisibile Ovunque non è quindi un romanzo, ma una miscela esplosiva di generi letterari, racchiusi in 260 pagine. Un esperimento per Wu Ming abituato, nei libri collettivi, a romanzare epoche storiche. Per la prima volta i quattro Wu Ming non hanno scritto ogni capitolo a più mani, ma ognuno ha scritto un capitolo/movimento, che è stato poi riletto dagli altri. Una novità.
L’invisibile Ovunque è così il libro più agile del collettivo bolognese, ma allo stesso tempo un testo “pieno” di materiale utile a capire l’atrocità della guerra, specialmente di trincea.
Ascolta l’intervista a Wu Ming 1 per Cult