Matteo Salvini incassa una promessa di sostegno da parte di Casapound.
Un sostegno condito da tanti se, da più di una condizione, ma quel che conta è che i fascisti candidati al Parlamento si dicano pronti ad appoggiare un eventuale governo di centrodestra guidato dal leader della Lega.
“Dovrebbe essere un governo che non ha Tajani premier e Brunetta all’economia, dovrebbe avere un Salvini premier e un Bagnai all’economia” ha affermato il capo di Casapound, Simone Di Stefano, che ha citato così anche l’economista anti Euro che in passato aveva riscosso consensi anche in alcuni settori della sinistra.
“Se c’è la possibilità di fare un governo sovranista che ci porta fuori dall’Euro e fuori dall’Unione Europea e che blocca l’immigrazione siamo pronti a sostenerlo” ha affermato Di Stefano.
Dopo le bandiere e i simboli di gruppi della galassia della destra radicale presenti in piazza del Duomo per il suo comizio di sabato scorso, Salvini si conferma essere un punto di riferimento della destra estrema italiana.
Del resto, contatti e simpatie tra Lega e destra estrema hanno dei precedenti: l’elezione di un militante del gruppo fascista Lealtà e Azione nel Municipio 8 di Milano nelle fila della Lega, nel 2016 e l’appoggio dato dalla stessa Lealtà e Azione in questa campagna elettorale al candidato leghista alle elezioni regionali lombarde Max Bastoni