Probabilmente non ci sarà in giornata l’atteso incontro tra il presidente del consiglio Matteo Renzi e il commissario unico a Expo Giuseppe Sala, quasi candidato per le primarie del centrosinistra di Milano.
Il contatto tra i due potrebbe avvenire telefonicamente.
A sette giorni dall’inizio della raccolta firme per la presentazione delle candidature, non è ancora chiaro se scenderanno in campo Sala e la vicesindaca Francesca Balzani. I loro sono due dei nomi più ricorrenti negli ultimi tempi. Per il commissario a Expo si sono espressi numerosi dirigenti e quadri del partito democratico; anche l’esponente della giunta Pisapia sta incassando appoggi come quelli del patto civico, o di autorevoli appartenenti del PD milanese come l’architetto Stefano Boeri.
Anche l’appuntamento a Palazzo Chigi del sindaco di Milano previsto per domani potrebbe trasformarsi in una telefonata con il presidente del consiglio.
Matteo Renzi non vorrebbe entrare nella vicende milanesi. Da tempo con Pisapia vi è un accordo per le primarie di coalizione, e anche nei momenti più complicati di questi mesi non sembra vi sia mai stata la volontà di cancellare l’autonomia di Milano. Ci sono state discussioni, scenari ma al sindaco, una volta decisa la non ricandidatura, è sempre stato chiesto di aiutare la scelta del successore.
Sala non ha mai nascosto di non amare lo strumento primarie, probabilmente il via libera di esponenti come il ministro all’agricoltura Maurizio Martina o parlamentari come Matteo Mauri o Franco Mirabelli serve a costruire il percorso verso questo scenario, che rispetta l’intesa tra il primo cittadino e il presidente del consiglio.
La presenza di Sala, in cui si riconoscono vari esponenti renziani del PD, potrebbe far riflettere il deputato Lele Fiano, anche lui vicino al segretario nazionale, se proseguire nell’impegno per le primarie.