“Eravamo in discoteca, un ragazzo mi ha spinto. Gli ho chiesto che problemi aveva, mi ha tirato uno schiaffo e mi ha detto di andarmene che ero un negro di merda. Poi sono arrivati altri suoi amici, erano in quattro, i buttafuori li hanno fatti uscire dalla discoteca. Ci hanno aspettati fuori e aggrediti. Hanno continuato a insultarci per il colore della nostra pelle. Io ero insieme ad amici arabi e italiani, una compagnia mista. Poi è arrivata la polizia, anche gli agenti hanno sentito gli insulti razzisti. Pensavamo fosse finita, invece i quattro ragazzi hanno chiamato i rinforzi. Poco dopo ci hanno raggiunti in circa 15 persone, alcune di loro con testa rasata e bomber. Sul collo di due di loro ho visto tatuata una tartaruga, sembrava come il simbolo di Casapound. Non li conosco personalmente ma sono personaggi legati ai fascisti pavesi. L’ho detto anche alla polizia che mi ha mostrato foto di estremisti fascisti che frequentano Pavia. C’erano telecamere in strada, spero abbiano ripreso quanto ci è successo. Una rissa inizia in discoteca e finisce in discoteca, questi invece sono stati chiamati apposta per darci una lezione, per picchiare dei negri”.
S. ha 22 anni, da quattro è cittadino italiano. L’aggressione denunciata è avvenuta venerdì notte, iniziata dentro alla discoteca Camillo di Pavia e proseguita fuori. La Digos della Questura di Pavia sta indagando, ha sentito il ragazzo e sentirà anche gli amici che erano con lui.
S. ha raccontato ai nostri microfoni in modo dettagliato quanto successo. Questa è la sua versione: