Il Movimento Giovani Padani della Lega di Busto Arsizio ha bruciato oggi in piazza un fantoccio che ritrae Laura Boldrini.
La presidente della Camera era raffigurata mentre era alla guida di una nave che trasporta migranti.
Il falò leghista è avvenuto in una piazza della città in provincia di Varese nel giorno in cui una antica tradizione contadina prevede che si bruciasse un fantoccio raffigurante la cosiddetta Gioeubia, una donna anziana che rappresenta la vecchia stagione invernale che ci si lascia alle spalle.
Ma più che le tradizioni contadine, l’iniziativa della Lega di Busto Arsizio ricorda antiche pratiche politiche che si speravano dimenticate per sempre.
Gli ultimi a fare dei falò dei simboli in piazza, pubblicamente, furono i nazisti nella Germania che si avviava verso l’abisso della guerra e della Shoah.
Loro bruciavano libri.
I leghisti di Busto Arsizio hanno fatto pure peggio. Hanno bruciato l’effige di una donna, Laura Boldrini.
Un triste simbolismo che rimanda ai roghi nazisti, ai roghi delle streghe arse vive, a una violenza arcaica e pericolosa.
Ci chiediamo quale sia il pensiero del sindaco di Busto Arsizio, Emanuele Antonelli il quale era presente all’iniziativa, come documentato dalle immagini, e ha contribuito ad accendere il fuoco.
Ci chiediamo cosa ne pensi il leghista Attilio Fontana, varesotto, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Lombardia.
Fontana si è fatto conoscere da tutti affermando la necessità di tutelare la razza bianca dall’immigrazione, facendo un paio di volte smentite poco convinte, riaffermando in ultima istanza la necessità di difendersi da quella che ha definito “sostituzione etnica”, e annunciando l’intenzione di cacciare 100mila stranieri dalla Lombardia quando sarà eletto.