“No all’ipotesi di ricandidatura. Penso che un sindaco verso il secondo mandato debba fare le primarie. Non voglio fare nel futuro il ministro della giustizia”.
Sono stati alcuni dei concetti espressi dal sindaco di Milano Giuliano Pisapia alla chiusura della due giorni dei Comitati per Milano, una delle architravi della campagna elettorale per le primarie e per la conquista di Palazzo Marino cinque anni fa.
Non ha lasciato spazio per ripensamenti il primo cittadino, lasciando un po’ perplessi i suoi sostenitori, che l’hanno accolto con il solito affetto. La delusione non riguarda la mancata ricandidatura, una speranza esile, ma la situazione politica che rimane aperta verso le primarie. I Comitati hanno ribadito che il candidato per il post-Pisapia deve essere scelto all’interno dell’attuale gruppo dirigente di Palazzo Marino, o tra chi vi abbia direttamente collaborato.
Il sindaco non si è sbilanciato su questo scenario, ha però sostenuto che ormai si tratta di giorni, visto che dal 7 dicembre inizia la raccolta firme e si vedranno i candidati entro un mese, anche se le primarie potrebbero slittare più avanti del 7 febbraio, per la coincidenza con il Carnevale.
Pisapia non si è soffermato sull’ipotesi di candidatura della vicesindaco Francesca Balzani. Uscendo dalla sala ha solo aggiunto che a lui il presidente del consiglio Matteo Renzi non ha mai detto di considerare come suo candidato il commissario unico a Expo Giuseppe Sala. Proprio su questo verterà la discussione tra il sindaco e Renzi; e non è detto che ci sarà un incontro a Roma mercoledì, potrebbe bastare una telefonata.
Martedì il presidente del consiglio dovrebbe incontrate Sala.
Intanto nel partito democratico, per tutta la giornata di ieri, si sono succedute le prese di posizione a favore di Sala, dopo quelle del ministro all’agricoltura Maurizio Martina. Francesca Balzani ha continuato a sondare gli umori di possibili sostenitori verso la candidatura. Per ora disponibili alla corsa per le primarie rimangono in quattro: l’assessore ai servizi sociali Pierfrancesco Majorino, il deputato Lele Fiano, l’ex-consigliere provinciale Roberto Caputo, tutti e tre del Pd, e il direttore dell’Uisp Milano, Unione italiana Sport Popolare, Antonio Iannetta.