
“È veramente possibile annoiarsi di fronte alla fine del mondo?”
Con questo spirito Naomi Klein ha deciso di far diventare un documentario i temi e le riflessioni emerse dal suo libro sui cambiamenti climatici Una rivoluzione ci salverà (Rizzoli, 2015).
La saggista e giornalista nota a tutti per No Logo, che nel 2001 diventò il manuale contro la globalizzazione, ammette di essersi spesso annoiata di fronte alle immagini apocalittiche di film sulla fine del mondo, fino a quando non ha cominciato ad indagare e studiare lei stessa il fenomeno. Il punto di partenza è stato la consapevolezza che la distruzione del pianeta, attraverso le mutazioni climatiche e ambientali, dipende da noi.
La squadra che ha realizzato il documentario è di grande qualità: il regista di This changes everything è il marito Avi Lewis, con cuo la Klein aveva già realizzato il film The Take e tra i produttori figura Alfonso Cuaron, Premio Oscar per il film Gravity.
Storie raccolte in differenti paesi tra la popopolazione in lotta contro il surriscaldamento globale. Dal Canada alla Grecia, passando dall’India e dall’Africa, con la consapevolezza che l’economia mondiale ha grandi responsabilità.
Aspettando il COP21 Naomi Klein accompagna così la visione del film: “Ormai, quasi tutti i leader mondiali hanno capito che per evitare una vera catastrofe climatica, c’è una linea rossa che non possiamo permetterci di oltrepassare. Dobbiamo ridurre il riscaldamento globale a non più di due gradi celsius. Oltre quella soglia, gli equilibri che reggono la terra inizierebbero a crollare.”
Ascolta il commento di Dario Barone, che distribuisce il film in Italia per Camera
Dopo la presentazione alla Camera dei deputati alla presenza di Laura Boldrini, il film sarà nelle sale (a Milano h 20.30 all’Anteo Spazio Cinema) dal 2 dicembre in concomitanza con il vertice internazionale sull’ambiente COP21 a Parigi.