Dopo l’attentato di Barcellona il Viminale ha predisposto nuove misure di sicurezza nelle città italiane, in particolare nelle zone più centrali e frequentate. A Milano il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, che si è riunito più volte in questi ultimi giorni, ha preso alcuni provvedimenti.
“Abbiamo deciso di rafforzare le barriere nelle aree della movida“, spiega l’assessora alla Sicurezza Carmela Rozza. “Quindi, oltre ai ‘new jersey’ in zona Duomo, via Silvio Pellico, via Ugo Foscolo, saranno poste barriere negli accessi per corso Como, e verrà rafforzata la zona della Darsena. E poi, polizia locale, polizia di Stato, carabinieri, guardia di finanza e vigili del fuoco faranno un approfondimento tecnico sulle assi commerciali di corso Vercelli e di corso Buenos Aires, che sono più complicate da chiudere e quindi tecnicamente si valuterà una presenza interforze”.
Per quanto riguarda gli agenti sul campo, Carmela Rozza conferma che il numero resta invariato “anche perché sul territorio milanese abbiamo già una forte presenza dell’esercito con l’ultimo incremento che abbiamo avuto a ottobre. Avremo invece un rafforzamento delle attività di controllo, oltre a quelli già in atto”.
Le prime nuove barriere sono state posizionate agli accessi della Galleria Vittorio Emanuele. “Sono brutte da vedere – dice la vicesindaca Anna Scavuzzo – ma è evidente che è previsto un passaggio successivo di abbellimento e di armonizzazione di questo tipo di barriere, dato che saranno parte della fisionomia della città. Non devono sembrare a cittadini e turisti un ostacolo ulteriore o un monito di paura. Abbiamo deciso di riaggiornare i tavoli tecnici per le barriere nelle zone della Darsena e dei Navigli, perché sono tra i posti più frequentati anche in assenza di eventi o attività particolari. Su questi ci stiamo concentrando”.