Non è chiaro il destino di Abdelhamid Abaaoud, la mente degli attentati terroristici di Parigi. Secondo fonti di intelligence riportate tra gli altri dal Washington Post sarebbe stato ucciso nel corso del blitz della polizia a Saint-Denis: sarebbe suo il terzo e ultimo corpo ritrovato nell’appartamento del sobborgo parigino, dove alle 11.30 si è concluso un blitz delle teste di cuoio durato cinque ore. Il procuratore generale di Parigi Francois Molins, però, non conferma: “Stiamo ancora identificando i corpi”, ha detto nel corso di una conferenza stampa cominciata intorno alle 19.15.
Insieme ad Abbaoud, sono morti altri due terroristi: una donna si è fatta saltare in aria e un uomo è morto in un conflitto a fuoco nell’appartamento. La donna ora ha un nome: si tratta di Hasna Aitboulahcen, cugina di Abaaoud. Un testimone ascoltato da Le Parisien la descrive come una donna “bionda, con i capelli lunghi”. Nata a Clichy La Garenne, aveva 26 anni ed era francese di passaporto.
Nel corso del blitz ci sono stati sette arresti: tra questi, tre persone sarebbero state prese in custodia nell’appartamento oggetto del raid; altre due, un uomo e una donna, sarebbero state arrestate vicino all’appartamento.
Pare invece in fuga da ieri Salah Abdeslam, che in un primo momento sembrava presente a Saint Denis, insieme agli altri attentatori. Il sito spagnolo El Espanol ha pubblicato un comunicato della polizia di Madrid che descrive una Citroen Xsara che potrebbe trasportare Salah Abdeslam, l’ottavo terrorista.
Obiettivo del raid della polizia l’appartamento dove si nascondevano i presunti responsabili dell’attacco, i quali già stavano pensando ad un nuovo attentato alla Defense, sempre a Parigi.
In un tweet, la polizia di Saint-Denis ha detto che l’operazione è ancora in corso e che cinque agenti “risultano leggermente feriti“.
Il presidente francese François Hollande ha seguito gli eventi in riunione di emergenza all’Eliseo con il primo ministro Manuel Valls, il ministro degli interni Bernard Cazeneuve, il ministro della Difesa Jean-Yves Le Drian, quello degli esteri Laurent Fabius e della giustizia Christiane Taubira.
Intorno alle 4.30 del mattino, la polizia ha preso d’assedio l’appartamento, che si trova in una strada stretta di Saint-Denis, Rue du Corbillon.
Tutta la zona attorno all’appartamento, che si trova nel centro di Saint-Denis, è rimasta bloccata. Chiuse le scuole, i negozi. Il sindaco ha chiesto alla cittadinanza di “non uscire per le strade”. Intorno alle 7.30 sono state udite delle esplosioni.
Tra gli arrestati, c’è anche la persona che risulta essere l’intestatario del contratto di affitto dell’appartamento. Prima di essere preso in custodia dalla polizia, l’uomo ha spiegato a France Press, in condizione di anonimato: “Un amico mi ha chiesto di sistemare due suoi amici in casa per alcuni giorni. Gli ho detto che non c’erano i materassi, mi ha risposto che non c’erano problemi, che volevano solo dell’acqua e la possibilità di pregare. Mi è stato chiesto di fare un favore, ho fatto un favore. Non sapevo fossero terroristi”.
Quindici persone, racconta Le Figaro, tra cui donne e bambini, sono state evacuate dal palazzo dove è in corso l’operazione di polizia. Un centro di counselling psicologico è stato approntato poco lontano.