I fatti sono quelli della May Day No Expo del primo maggio 2015, i danneggiamenti in corso Magenta a Milano e gli scontri con la polizia durante il corteo No Expo. Dopo sei mesi di indagini la polizia di Stato ha effettuato 10 arresti: 5 a Milano e 5 in Grecia. Altre 5 persone sono indagate a piede libero: 3 milanesi, 1 comasco e 1 greco. A Radio Popolare risulta siano stati eseguiti 4 arresti su 5 tra i milanesi.
Le accuse sono di devastazione, resistenza a Pubblico Ufficiale aggravata, travisamento e incendio. Il provvedimento è stato emesse dal GIP su richiesta del sostituto procuratore Piero Basilone, coordinato dal procuratore aggiunto Maurizio Romanelli.
L’operazione, in corso dall’alba, sarebbe al momento conclusa. Gli arresti sono stati fatti a Milano e in Grecia. Le persone fermate, riferisce la Digos, sono persone “già note, appartenenti all’area Anarco-Squatter/Antagonista”.
In questi sei mesi Digos e polizia scientifica hanno visionato oltre 600 Gb di materiale fotografico e video. “Sono stati quindi isolati i comportamenti dei singoli soggetti riuscendo ad attribuire ad ognuno di essi le specifiche azioni penalmente rilevanti” scrive la Questura di Milano.
Il primo maggio durante la May Day No Expo ci furono scontri nella zona di corso Magenta, quando 300/400 persone a volto coperto tentarono di sfondare la zona rossa messa a protezione del centro di Milano. Ci furono danneggiamenti a banche e negozi e alcune auto incendiate. Non ci furono scontri diretti tra polizia e manifestanti.
“Abbiamo evitato il peggio” commentò il ministro degli interni Angelino Alfano.