Ha parlato da aspirante sindaco di fatto il commissario unico a Expo 2015 Giuseppe Sala.
Nella città metropolitana – ha detto – dobbiamo occuparci innanzitutto di trasporti e housing sociale”.
Lo ha fatto in un dibattito organizzato dalla Fondazione Ambrosianeum e dalle Acli, cui ha partecipato anche il sindaco di Milano Giuliano Pisapia.
A meno di settantadue ore dalla chiusura dell’Esposizione, il manager è dunque ancora in piena azione, “e non a farsi una settimana di meritato riposo”, come hanno fatto notare alcuni ben informati.
Il titolo della serata era: Il Futuro di Milano Grande dopo l’Expo. Alquanto simbolico il luogo dell’incontro, l’auditorium Ambrosianeum, pensatoio cattolico rivolto al sociale ospitato nell’Arcivescovado. Nel 2010 fu uno dei motori delle primarie del centrosinistra, ospitando il comitato del presidente emerito della Corte Costituzionale Valerio Onida.
Cinque anni dopo, in questo spazio ci si ritrova Giuseppe Sala, che all’inizio del suo intervento ha conquistato l’applauso della platea: “Cercherò di dire quello che penso evitando di cadere nella trappola che se dico una cosa voglio farla, oppure se quello che dico è da manager politico o da politico manager, se è di destra o di sinistra, e quanto di sinistra”.
Durante la discussione il suo pensiero sulla città è apparso a tutti i presenti ben più di una riflessione di una persona che vive elavora a Milano. Sala ha ribadito il suo profilo di uomo che arriva dal mondo delle imprese e ha detto di non condividere l’idea che “la politica – come scritto nel documento delle Acli – sia il fulcro del rinnovamento della società. E’ chiaro però che la politica non può semplicemente assistere all’andamento dell’economia, assecondandola, cercando di non dare fastidio. La politica deve assumere una valenzapiù larga del passato”. “Io non credo – ha aggiunto – che i milanesi diano tutto questo spazio e tutto questo credito alla politica; riconoscono chi la gestisce bene e chi no, e alle elezioni si vede anche. Hanno l’idea che questa è una città che comunque va avanti e fa le sue cose”.
Durante la discussione al manager più volte è venuto naturale parlare in prima persona su che cosa sia necessario fare per la città metropolitana. “Innanzitutto occuparci di trasporti e housing sociale”, è stato uno dei suoi passaggi chiave.
Il sindaco Pisapia non ha voluto dire nulla sulla candidatura Sala e ha ribadito ancora una volta che appoggerà “il candidato che vincerà le primarie del centrosinistra, chiunque sia”.
A questo proposito, la discussione sta iniziando a spostarsi sulla data di svolgimento delle primarie, anche se l’opzione che queste non si svolgano del tutto rimane aperta per alcuni dirigenti, in caso di candidatura condivisa.
Per ora rimane fissato l’appuntamento del 7 febbraio, ma è aperta nel Pd nazionale l’ipotesi di un giorno unico per tutte le grandi città, all’inizio di marzo, visto che la data delle elezioni dovrebbe essere il 12 giugno.
A Milano si fa l’ipotesi del 28 febbraio, e anche questo aiuterebbe Sala, visto che fino al 31 dicembre il commissario si occuperà del post-Expo.