Spunta un altro caso dopo quello dei Fasci Italiani del Lavoro nel mantovano. A Mura, in provincia di Brescia, il Partito Socialista Nazionale – Movimento Fascismo e Libertà ha partecipato alle elezioni amministrative ed è entrato in consiglio comunale con tre consiglieri. Come nel caso di Sermide il simbolo della lista è un fascio littorio. Il partito fascista ha preso l’11,81%, 41 voti sufficienti a portare in consiglio comunale 3 esponenti del movimento.
“In un Comune dove non conoscevamo una sola persona, nonostante le infamie della stampa locale per tutta la durata della campagna elettorale, qualcosa come l’11,81% dei votanti sceglie il Fascio. E chissà quanti altri ce n’erano fra le schede annullate”, ha commentato il partito sul suo sito internet.
Come a Sermide, anche a Mura la sottocommissione circondariale di Salò, competente per la Valsabbia e il Garda, aveva dato il via libera alla lista, nonostante il fascio littorio come simbolo. Il 31 maggio il deputato del Gruppo Misto Luigi Lacquaniti aveva sollevato il caso presentando un’interrogazione al ministro dell’Interno Minniti a cui ad oggi non è arrivata alcuna risposta. “Chiederò un incontro urgente al Prefetto di Brescia perché anche da noi si assuma il medesimo provvedimento preso a Sermide e venga sciolta la Commissione elettorale competente per Mura”, ha commentato dopo le elezioni Lacquaniti, che ha scritto una lettera al Prefetto.
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Il Coordinamento antifascista e antirazzista di Brescia e provincia aveva denunciato la presenza della lista Fascismo e Libertà e scriverà una lettera alla presidente della Camera Laura Boldrini per segnalarle il caso.