Aumentano, in queste ore, le probabilità che le primarie a Milano non si svolgano. Renzi sta continuando a lavorare perché non si tengano le consultazioni per scegliere il candidato alle amministrative del 2016. Il segretario del Pd vuole che Giuseppe Sala non corra alcun rischio nella sua corsa verso le elezioni comunali. In ogni caso, Renzi chiederà a Emanuele Fiano di ritirarsi. Una richiesta a cui Fiano, che è un dirigente nazionale del Pd e un influente membro della segreteria Renzi, dirà sì. E dal Pd stanno arrivando forti pressioni sull’altro candidato Dem, Pierfrancesco Majorino perché si ritiri ma l’assessore ai servizi sociali della giunta Pisapia, per ora, resiste.
L’ex commissario unico di Expo ha già accettato l’offerta di candidarsi a sindaco di Milano per il Partito Democratico, anche se manca ancora l’ufficialità. Lui e Renzi aspettano le condizioni migliori per dare la notizia, il che significa la cancellazione delle primarie. In subordine, il ritiro di Fiano che sarebbe scontato. La cancellazione delle primarie aprirebbe per Renzi un problema politico molto grande con la sinistra interna al suo partito e con le forze politiche a sinistra del Pd, a cominciare da Sinistra Ecologia e Libertà. È un’area che a Milano sostiene la candidatura di Pierfrancesco Majorino.
Renzi punta a fare delle prossime elezioni amministrative a Milano, Roma e nelle altre grandi città, un momento di snodo. Sarà l’archiviazione definitiva della stagione del centrosinistra di cui i sindaci uscenti erano rappresentanti. A Milano e a Roma l’obiettivo di Renzi è sfruttare al massimo l’effetto Expo: nel capoluogo lombardo con la candidatura dell’ex commissario dell’Esposizione Universale. A Roma con il lavoro che si appresta a fare l’ex Prefetto di Milano, Francesco Paolo Tronca, chiamato per rilanciare l’immagine della Capitale.