No alla discriminazione per la fecondazione eterologa in Lombardia.
Il Tribunale Amministrativo della Lombardia ha accolto il ricorso dell’associazione Sos Infertilità, che si oppone all’assenza di ticket per le coppie che si affidano alle strutture pubbliche per la fecondazione medicalmente assistita.
La Lombardia è l’unica regione in Italia che non applica le tariffe sociali per calmierare il costo della terapia, come avviene nel resto d’Italia, e per coloro che necessitano di fecondazione omologa.
In questo modo la Regione non rispetta pienamente i pronunciamenti della Corte Costituzionale sulla legge 40, che vietava in Italia la fecondazione assistita.
Il presidente della giunta regionale lombarda Roberto Maroni ha annunciato ricorso: “Riteniamo di essere nel giusto e quindi faremo ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar”.
L’avvocato Massimo Clara ha presentato il ricorso al tribunale amministrativo.