Denis Sassu N’Guesso presidente della Repubblica del Congo Brazaville (da non confondere con la Repubblica Democratica del Congo con capitale Kinshasa) ha messo a referendum la riforma della costituzione del suo Paese. Con questa riforma in particolare viene modificato l’articolo che consente due soli mandati presidenziali.
Il “sì” alla riforma costituzionale ha ottenuto quasi il 93 per cento dei consensi. L’affluenza alle urne è stata altissima, del 72,44 per cento. Questa è l’ufficialità.
Ciò che non si dice, ciò che l’ufficialità occulta, è che quelle rispettabili percentuali di affluenza e di consensi sono calcolati solo su poco più del dieci per cento di iscritti al voto, su una popolazione di quasi cinque milioni di abitanti.
Ma Denis Sassu N’Guesso non si farà problemi. Ha già dichiarato che visti i risultati del referendum si presenterà candidato alle prossime elezioni presidenziali e, naturalmente, le vincerà perchè in Africa esiste una sorta di legge di Murphy che si articola in tre sottoleggi:
- “Il Presidente al potere che fa le elezioni, le vince”
- “Il Presidente che ha finito i suoi mandati costituzionali, cambia la Costituzione”
- “Il Presidente che perde le elezioni rimane comunque al potere fino alla prossima consultazione”
In tutto questo Sassu N’Guesso è un maestro: classe 1943, è da 31 anni al potere. Ha governato dal 1979 al 1992, quando perse le prime elezioni democratiche ma riprese il potere dopo una breve guerra civile organizzata dai suoi sostenitori per rovesciare l’allora presidente. Poi, secondo i dettami della nota legge, è stato eletto nel 2002 e anche nel 2009. Lo sarà anche nel 2016…
Sassu N’Guesso non riceverà nessun richiamo dai suoi colleghi dell’Unione Africana. Come possono, dato che quasi tutti si arrabattano come lui per restare al potere? Qualche esempio. Omar Bongo ha governato in Gabon per ben 42 anni, vincendo ripetutamente le elezioni. Ora è al potere il figlio che, naturalmente, ha vinto le elezioni. Il Togo è stato governato per 38 anni da un signore che si chiamava Eyadema. E’ morto e chi ha vinto le elezioni: il figlio. Robert Mugabe è al suo settimo mandato presidenziale in Zimbabwe. Ha 90 anni. Si presenterà, e vincerà, le prossime elezioni.
Si potrebbe continuare, ma forse vale la pena citare qualcino dei presidenti che stanno trafficando per cambiare la costituzione e non smentire la famosa legge: Joseph Kabila in Repubblica Democratica del Congo, Paul Kagame in Ruanda, Pierre Nkurunziza in Burundi che ce l’ha quasi fatta. Anche in questo caso si potrebbe continuare. Sassu N’Guesso ora è entrato a pieno titolo in questo Olimpo.