Succede che il numero due di una delle maggiori banche d’Europa finisca indagato con l’accusa di aver aiutato un imprenditore in odore di mafia. Succede che il numero due della stessa banca resti saldamente al suo posto, almeno finora, nonostante sia indagato. Perchè nessuno chiede le sue dimissioni?
Mettiamo i nomi a questa storia. La grande banca europea in questione è Unicredit. Il numero due è Fabrizio Palenzona, vicepresidente. L’imprenditore in odore di mafia è Andrea Bulgarella, trapanese trapiantato in Toscana considerato dal Ros dei Carabinieri vicino al capo di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro. Le indagini sono della procura antimafia di Firenze e le ipotesi di reato a carico di Palenzona sono: associazione per delinquere, truffa e appropriazione indebita aggravati dal favoreggiamento alla mafia. Gli avvocati di Palenzona definiscono la vicenda un “clamoroso travisamento della realtà”.
Memos ha ospitato oggi Giorgio Meletti, giornalista economico del Fatto Quotidiano. Perchè nessuno, di quelli che contano sui destini di Unicredit, chiede le dimissioni di Fabrizio Palenzona? «Palenzona – ricorda Meletti – è uno degli uomini più potenti d’Italia. Per farlo fuori dal vertice di Unicredit ci vuole qualcuno che sia più potente di lui, ma in questo momento a Unicredit qualcuno più potente di lui non c’è».
Ascolta la puntata di Memos