
Quanto costa la libertà per le donne arabe? Emancipazione sì, ma a che prezzo per Laila, Salma e Nour, le tre protagoniste di Libere, disobbedienti e innamorate, il primo film della regista palestinese Maysaloun Hamoud, titolo originale In Between.
Ambientato a Tel Aviv ai giorni nostri, il film mostra una città moderna con diversi scorci di cultura underground in fermento, in cui le tre protagoniste si muovono. Laila è un’avvocatessa, Salma è dj, è lesbica e si scontra con la famiglia conservatrice, Nour è studentessa, l’unica che indossa il velo con convinzione e non accetta di subire la sopraffazione violenta e maschilista del fidanzato che tenta in ogni modo di ostacolare le sue ambizioni.
Il quadro che ne esce non è così diverso da quello che si conosce a livello universale. Film di coproduzione franco-israeliana, grazie alla tenacia di Shlomi Elkabetz, già regista del coraggioso Viviane. “È il ritratto di tre giovani donne arabe che vivono e amano a Tel Aviv – spiega Maysaloun Hamoud. Ho cercato di raccontare il complicato dualismo della loro quotidianità, stretto tra la tradizione da cui provengono e la sregolatezza della metropoli in cui abitano, e il prezzo che devono pagare per una condizione che normalmente può apparire scontata. ”
Anche la musica segue coerentemente le immagini del film, dall’hip hop della band palestinese dei Dam, alle canzoni in stile indie electro folk arabo di Yasmine Hamdan, moglie del talentuoso regista palestinese Elia Suleiman, e che si era già fatta notare per la colonna sonora del film di Jim Jarmush Solo gli amanti sopravvivono.
Ascolta l’intervista alla regista Maysaloun Hamoud e all’attrice Mouna Hawa