Ogni anno, il 7 aprile, si celebra la “Giornata mondiale della salute”. Una ricorrenza che rischia, come tutte le ricorrenze, di essere solo una giornata di retorica, con parole vuote e senza attuazione. Il World Health Day si festeggia dal 1950, quando nacque l’Organizzazione mondiale della sanità.
Ogni anno viene deciso un tema, quello di questa edizione è “Depression: let’s talk” (depressione, parliamone). Ma il tema generale dell’accesso al diritto alla salute, negato in moltissimi Paesi nel mondo, resta sempre sullo sfondo. E anche in Italia, piano piano, si sta erodendo un diritto conquistato negli anni.
“Oggi nel nostro Paese il diritto alla salute viene via via negato, con la ricerca di sistemi sostitutivi a quello pubblico, che non possono garantire l’accesso universale”, dice Ivan Cavicchi, professore all’Università Tor Vergata di Roma, dove insegna Sociologia delle organizzazioni sanitarie e Filosofia della medicina, intervistato nella nostra trasmissione “37e2“.
Ascolta qui l’intervista integrale a Ivan Cavicchi