«La ‘ndrangheta è un fatto nazionale da alcuni decenni. Molti noi lo sanno. Il problema è che non lo è diventato per la maggior parte delle persone». Enzo Ciconte, storico della criminalità organizzata all’università di Roma Tre e di Pavia, è stato ospite oggi a Memos.
Il giorno dopo la manifestazione nazionale di Locri per la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, il professor Ciconte analizza alcune delle parole-chiave pronunciate ieri da don Ciotti. “Siamo tutti calabresi”, diceva il fondatore di Libera, oppure “la Calabria non è solo ‘ndrangheta, massoneria e corruzione”.
Il professor Ciconte mette anche in una prospettiva storica i rapporti tra mafie e politica, mafie e massoneria non solo in Calabria, ma anche nel resto d’Italia (vedi E. Ciconte, Borbonici patrioti e criminali, Salerno Editrice 2016).
Ospite della puntata di Memos anche Arianna Bianchi, neolaureata in Sociologia della criminalità organizzata alla facoltà di scienze politiche dell’università di Milano. Bianchi, insieme ad altri suoi colleghi neolaureati, parteciperà alla settima edizione di “La Meglio Gioventù”, la presentazione delle migliori tesi di laurea sulla criminalità organizzata del 2016 (qui tutti i dettagli dell’iniziativa).
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