“La legge di Stabilità approvata dalla Camera dei Deputati lancia un segnale importante al mondo della Scuola, dell’Università e della Ricerca. E conferma che l’impegno del nostro Governo sul tema della conoscenza è di lungo termine, strutturale, permanente”. Così il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini ha salutato la votazione della nuova Legge di Stabilità. Il testo prevede 23 milioni di euro alle scuole statali e altrettanti alle private, con un’aggiunta di sei milioni di euro al fondo ordinario per le università.
Scelte di investimento ancora una volta da contestare, secondo le associazioni di ricercatori e studenti: “È una legge che dà, sì, ma ai soliti noti – commenta Riccardo Laterza, portavoce nazionale della Rete della Conoscenza, network che riunisce associazioni di ricercatori e studenti -. Nonostante i tanti proclami, le risorse per la scuola e per il diritto allo studio sono al palo”.
Tra le misure che meno piacciono a ricercatori e studenti c’è un fondo di oltre 50 milioni per le borse di studio. “Queste risorse – continua Laterza – non sono nemmeno sufficienti a colmare enorme emergenza di decine di migliaia di persone escluse dalla borsa di studio nonostante ne avessero diritto”.
La Legge di stabilità prevede poi un bonus da spendere in consumo culturale da 500 euro una tantum per i neo diciottenni. “Una mancia elettorale in vista delle amministrative”, secondo Laterza: “I consumi culturali hanno bisogno di ben altro, di riforme strutturali”. A questo si aggiunge un altro contributo da mille euro, anche questo una tantum, per gli studenti del conservatorio che devono acquistare uno strumento musicale.
Il testo licenziato dalla Camera dal 21 dicembre è in discussione al Senato. Entro il 31 dicembre 2015 dovrebbe ottenere anche la seconda approvazione.
Ascolta Riccardo Laterza nell’intervista di Danilo Di Biasio