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Lino Banfi Unesco: M5S fase finale del berlusconismo

La vicenda della nomina di Lino Banfi nella commissione italiana Unesco da parte di Di Maio è la dimostrazione definitiva del fatto che il Movimento 5 Stelle dal punto di vista culturale rappresenta la fase della decadenza finale del berlusconismo.

Una fase finale farsesca.

In che senso lo è? Nel senso della banalizzazione, dello stravolgimento della cultura nazionale e popolare. C’è un elemento tragico e ironico: Di Maio annuncia la nomina di Lino Banfi alla commissione italiana per l’Unesco il 22 gennaio, che è anche l’anniversario della nascita di Antonio Gramsci, il quale elaborò il concetto di nazionale popolare come denuncia della distanza che intercorreva tra gli intellettuali e i bisogni e le interessi del popolo, e la necessità di costruire una cultura che al contrario ne rappresentasse esigenze e aspirazioni.

A partire dagli anni ’80 in Italia l’egemonia culturale è stata via via conquistata da chi ha stravolto il principio del nazionale popolare, proponendo modelli culturali che hanno sempre più abbassato il livello dell’offerta, hanno progressivamente mortificato le aspirazioni popolari, restringendone sempre più gli orizzonti e le aspettative.

Da questo punto di vista, tra il Drive–In di Berlusconi e Lino Banfi all’Unesco del Movimento 5 Stelle esiste una perfetta linea di continuità

  • Autore articolo
    Luigi Ambrosio
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