Un fine settimana nel cuore del Parco naturale delle Alpi Marittime, dove fra vette che superano i tremila metri si nascondono insospettabili nevai a soli 50 chilometri dal Mediterraneo… e gli stambecchi più a sud delle Alpi. Un viaggio a due anime: un assaggio di natura e cultura alpine, con visita a borgate abbandonate in quota, cena con l’antropologo e scrittore Marco Aime e presentazione serale del libro Il pastore di stambecchi (Ponte alle Grazie e CAI, 2018), dedicato alla vita vera di un montanaro valdostano davvero eccezionale, il guardiaparco del Parco Nazionale del Gran Paradiso Louis Oreiller. Il secondo e il terzo giorno sono un vero e proprio trekking alpino per incontrarli dal vivo, con curiosità e rispetto, questi stambecchi discendenti degli stambecchi del Gran Paradiso.
Si cammina con lo zaino in spalla su mulattiere e spettacolari strade militari che conducono alla scoperta di paesaggi mozzafiato – laghi glaciali, verdi pascoli e vette rocciose – calcando itinerari dove la storia si tocca con mano. Incontreremo coloratissime case di caccia del re inserite in panorami di una bellezza struggente (Vittorio Emanuele II sapeva scegliere bene le location…) e dormiremo in una ex caserma arroccata a 2400 metri di quota, oggi diventata un accogliente rifugio. Lungo il percorso incontreremo camosci, marmotte, mucche al pascolo – e le meraviglie botaniche custodite dal Parco: tre giorni per un’indimenticabile immersione nella natura e nella cultura delle Alpi Marittime accompagnati da Irene Borgna, guida naturalistica, antropologa e scrittrice.
Un viaggio per escursionisti consapevoli: “Chi non vuole chinare la testa, prenda con noi la strada dei monti” (Italo Calvino, Oltre il ponte).