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I democratici Usa svoltano a sinistra

Alexandria Ocasio-Cortez

Shock per i democratici a New York. Nelle primarie per scegliere il candidato della città alla Camera – distretti di Queens e Bronx – uno dei politici più influenti del partito, Joe Crowley, è stato sconfitto da Alexandria Ocasio-Cortez. Con il 98 per cento dei voti scrutinati, Ocasio Cortez ha il 57,5 % dei consensi, Crowley il 42,5 %. Quest’ultimo ha già riconosciuto la sconfitta, spiegando che “l’amministrazione Trump è una minaccia per i nostri valori più importanti, qui nel Queens e nel Bronx, e se non ci riprendiamo la Camera a novembre, perderemo la nazione che amiamo”.

La vittoria di Alexandria Ocasio-Cortez arriva del tutto inaspettata. 28 anni, già volontaria nella campagna presidenziale di Bernie Sanders, socialista dichiarata, Ocasio-Cortez era considerata una minaccia del tutto inconsistente per Crowley, politco navigato ed esperto, con dieci mandati alle spalle, che molti indicavano come il possibile nuovo speaker, al posto di Paul Ryan, nel caso i democratici riconquistassero la Camera alle elezioni di midterm.

Alexandria Ocasio-Cortez ha però fatto una campagna particolarmente dinamica. Ha contestato Crowley per i suoi legami con Wall Street, per il fatto di non essere sufficientemente vicino alle richieste di un distretto sempre più diverso, da un punto di vista etnico, come quello del Bronx e di Queens. Ocasio-Cortez, in queste settimane, ha anche viaggiato verso il confine con il Messico, per denunciare le politiche dell’amministrazione in tema di migranti. Il suo sfidante, Crowley, si è invece limitato a definire l’ICE (Customs Enforcement Agency), come una struttura “fascista”.

Alla fine, Alexandria Ocasio-Cortez ha vinto e per la leadership democratica si tratta di un colpo simile a quanto successe ai repubblicani nel 2014, quando alle primarie Eric Cantor, allora numero due del partito alla Camera, perse la candidatura a favore di un esponente del Tea Party, David Brat. Fu, allora, una sorta di anticipazione della svolta conservatrice che i repubblicani avrebbero conosciuto due anni più tardi con l’ascesa di Donald Trump. Per il partito democratico, dove la lotta interna tra sandersiani e clintoniani non si è mai davvero placata, il risultato di New York City potrebbe anticipare una svolta simile, in senso progressista e anti-establishment.

Alexandria Ocasio-Cortez
Foto dalla pagina FB di Alexandria Ocasio-Cortez https://www.facebook.com/Ocasio2018/
  • Autore articolo
    Roberto Festa
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    L’ultima volta era successo 22 anni fa. Il Comune di Milano oggi ha consegnato le prime cinque nuove licenze per taxi. Nei prossimi mesi le nuove abilitazioni arriveranno a 336, per effetto del bando di marzo dell’anno scorso per 450 licenze. L’amministrazione comunale ha l’obiettivo di arrivare a circa mille nuovi permessi in città. Per questo ha dichiarato che porterà avanti la richiesta di altre autorizzazioni anche con Regione Lombardia. Stamattina c’è stata una piccola cerimonia di consegna a palazzo Marino: tre nuove licenze sono ordinarie, due per il servizio notturno. “Lavorare di notte mi preoccupa un po’ per quello che sta succedendo in città a livello di sicurezza, ma il trasporto pubblico ha bisogno di taxi soprattutto nella fascia serale” ha detto Matteo Grappoli, uno dei tassisti che ha ricevuto la licenza, nell'intervista fatta da Luca Parena.

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    Esteri di giovedì 23/01/2025

    1) “Ora tocca alla Cisgiordania”. L’esercito israeliano annuncia l’ampliamento dell’operazione militare su Jenin, mentre le famiglie vengono costrette all’evacuazione e il campo profughi della città inizia ad assomigliare sempre più alla striscia di Gaza. (Ahmad Odeh da Jenin) 2) Stati Uniti. I Proud Boys sono pronti a tornare e vogliono vendetta. I leader del gruppo di estrema destra appena rilasciati dal carcere dalla grazia di Trump chiedono al presidente una rivincita. (Roberto Festa) 3) Colombia, crolla il piano di pace del presidente Petro. Nel paese riscoppia la guerriglia per il controllo del narcotraffico. (Eleonora Cormaci - Terres des Hommes) 4) Il divorzio per violazione del dovere coniugale non esiste. La Francia condannata dalla Cedu. (Francesco Giorgini) 5) La dittatura Brasiliana, l’occupazione israeliana in Cisgiordania e la storia di Emilia Perez, narcotrafficante transgender. Le nomination per gli Oscar 2025 vanno contro corrente. (Mauro Gervasini - Film TV) 6) World Music. Il saxofonista Haitiano Jowee Omicil lancia il suo nuovo album puntando sui podcast. (Marcello Lorrai)

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    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

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    Oggi a Jack, Matteo Villaci e Luca Santoro hanno parlato di JPEGMafia e del suo concerto di ieri sera all'Alcatraz di Milano. JPEGMafia, pseudonimo di Barrington DeVaughn Hendricks, è un rapper americano sperimentale dai molteplici talenti, produttore, interprete e leader della scena rap underground.

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