È una delle nuove entrate della Giunta di Milano. Alla scorsa consigliatura, era stata eletta con una marea di preferenze nella lista civica a sostegno di Giuliano Pisapia. Poi l’anno successivo la svolta: diventa una delle principali sostenitrici della candidatura alle primarie democratiche di Matteo Renzi. Ritratto di Anna Scavuzzo, classe 1976, un lungo passato negli scout di Agesci, neo vicesindaca di Giuseppe Sala con delega all’ all’Istruzione. Già lo scorso anno era stata candidata alla stessa carica, poi le era stata preferita Maria Grazia Guida, di provenienza Casa della Carità.
“Gli elementi di continuità sono legati allo stile con cui l’amministrazione passata si è misurata con le decisioni politiche con una limpidezza, un’onesta, una trasparenza sulla quale nessuno vuole fare un passo indietro, anzi”, ha detto ai microfoni di Massimo Bacchetta. A meno di un giorno dalla nomina della Giunta, Scavuzzo ha già dovuto puntualizzare rispondere a degli interrogativi degli elettori. Perché le polemiche non sono mancate, in particolare sull’assessorato all’Urbanistica assegnato a Pierfrancesco Maran, ex ai Trasporti.
“Ci sono dei temi su cui abbiamo bisogno di mettere l’acceleratore – ha detto ancora Scavuzzo – e in questo credo che sarà una discontinuità. È importante, semplicemente perché in 5 anni non si può esaurire tutto”. Tra queste, la riorganizzazione della macchina amministrativa, l’investimento nella Città metropolitana e gli interventi nelle case popolare.
Centrale anche nell’agenda di Scavuzzo, il tema delle periferie: “Giovedì (30 giugno, ndr) facciamo giunta al quartiere Giambellino e credo che già sia un segnale”, spiega. All’ordine del giorno ci sarà la relazione con i Municipi, di cui la maggioranza ha cambiato colore, l’Agenzia per il Trasporto pubblico e un ragionamento necessario sugli spazi degli scali ferroviari, “che non può restare nel cassetto troppo a lungo”.
Ascolta l’intervista completa ad Anna Scavuzzo a cura di Massimo Bacchetta