Giuseppe Sala ha presentato la novità dello spostamento del carcere di San Vittore dal centro della città nel confronto a quattro all’auditorium Demetrio Stratos di Radio Popolare, una vecchia proposta dei sindaci Gabriele Albertini e Letizia Moratti.
Il commissario ad Expo, più incisivo che nel dibattito al Teatro Dal Verme, ha indicato il trasloco del penitenziario come priorità, insieme alla ridefinizione dell’accordo di programma con le Fs per gli ex scali ferroviari, e al riuso delle caserme dismesse. La giunta Pisapia, nel suo Piano di Governo del Territorio, l’ha tolto dalle aree in trasformazione della città, escludendone quindi il trasferimento.
Durante il dibattito si sono accentuate le polemiche tra i candidati che parlano all’elettorato più di sinistra sull’inattuabilità delle rispettive proposte, come quella del reddito minimo di cittadinanza dell’assessore ai servizi sociali Pierfrancesco Majorino da parte del vicesindaco Francesca Balzani, e, a parti inverse, il biglietto gratuito dei mezzi pubblici di superficie. Però è arrivata ancora una volta la stima tra i due per il lavoro fatto in questi anni, che li vedrebbe l’uno scegliere l’altro come assessore o come vicesindaco, proposta di Balzani, in caso diventasse primo cittadino. Anche se hanno escluso ancora una volta un accordo, anche difronte agli appelli dei concorrenti di cinque anni e mezzo fa, il sindaco Giuliano Pisapia, il costituzionalista Valerio Onida e l’architetto Stefano Boeri.
Polemica c’è anche stata da parte di Balzani verso Sala per la dichiarazione di appoggio nei suoi confronti di Denis Verdini, leader dei fuoriusciti da Forza Italia Alleanza Liberalpopolare-Autonomie, che di fatto appoggia il governo. Sala ha replicato che neanche lo conosce e che esclude a Milano di replicare il modello politico nazionale, perché è interessato alla città e non segue le dinamiche romane.
Una stoccata è arrivata anche da parte di Antonio Iannetta nei confronti della proposta di Majorino di vendere lo stadio: l’esponente dell’Uisp ha escluso che qualcuno lo compri.