Adiacenti sulla cartina del continente – la frontiera meridionale del Ciad corrisponde alla frontiera settentrionale della Repubblica Centrafricana – i due Paesi sono anche vicinissimi nell’accesso all’indipendenza: 11 agosto 1960 per il Ciad, 13 agosto per la Repubblica Centrafricana.
Al momento dell’indipendenza Ciad e Repubblica Centrafricana sono però piuttosto diversi quanto a sviluppo di una scena musicale moderna: un elemento comune sarà tuttavia per entrambi il determinante ruolo svolto sull’evoluzione delle loro musiche dalla musica congolese moderna, che, oltre che una delle più precoci a modernizzarsi, nel Novecento è stata in assoluto la musica moderna africana più influente nel continente, esercitando in particolare nell’arco di alcuni decenni una vera egemonia sulla musica di alcuni dei paesi più prossimi.
Il Congo belga, diventato indipendente il 30 giugno del ’60, e che oggi conosciamo come Repubblica Democratica del Congo, si trova sotto la Repubblica Centrafricana, e anche se la distanza fra Kinshasa e Bangui, capitale del Centrafrica, è enorme, e ancora di più fra Kinshasa e N’Djamena, capitale del Ciad, la musica irradiata da Kinshasa non ha trovato ostacoli nel penetrare nelle scene musicali dei due paesi vicini, prima nel confinante Centrafrica e poi anche in Ciad.
Il Ciad arriva all’indipendenza con un ricco tessuto di musica tradizionale, ma molto debole sul piano della musica moderna. Nel ’62 a N’Djamena, che all’epoca porta ancora il nome coloniale di Fort-Lamy, nasce una formazione di musica moderna composta per lo più da musicisti camerunesi e congolesi.
Poi nel ’64 nasce nel paese un’altra formazione, Star Jazz, con una strumentazione rudimentale: è il primo presidente del Ciad indipendente, François Tombalbaye, a dotarla di strumenti moderni. Tombalbaye la ribattezza Chari Jazz, dal nome del grande fiume che bagna N’Djamena, e manda il gruppo in Congo, ad imparare da due giganti come Franco e Tabu Ley Rochereau.
La musica congolese arriva invece molto presto, e ai massimi livelli, nella capitale della Repubblica Centrafricana, già negli anni cinquanta: nel ’54 Le Grand Kallé, straordinario pioniere della musica congolese moderna – che nel ’60 comporrà l’epocale Independance Cha Cha che farà ballare tutta l’Africa che diventa indipendente – arriva a Bangui con il suo African Jazz ad inaugurare un club della capitale.
Per rimpiazzare un chitarrista ritmico del suo gruppo Le Grand Kallé ingaggia un talento locale, Prosper Mayelé, e gli propone anche di seguirlo in Congo.
Ma Mayelé preferisce rimanere nel suo paese, dove sarà una figura chiave dei primi anni della musica moderna centrafricana: Mayelé prende la guida di una formazione femminile che affianca l’attività politica del leader indipendentista Barthélémy Boganda, che muore nel ’59; poi crea Tropical Jazz, prima orchestra moderna nazionale, che suona musica sul modello delle formazioni congolesi, e che al momento dell’indipendenza prende il nome di Centrafrican Band; quindi dal ’63 guida un’altra formazione, Centrafrican Jazz, forse il migliore gruppo della musica centrafricana degli anni sessanta e settanta.