Approfondimenti

Il primo maggio su Radio Popolare

1 maggio 1977

Il primo maggio, in occasione della Festa Internazionale dei Lavoratori, Radio Popolare vi propone un palinsesto speciale che affronta tematiche e problemi legati al mondo del lavoro, oltre ai tradizionali appuntamenti di piazza tra musica e cortei. Tra gli altri appuntamenti da segnalare ci sono: un ricordo di Ayrton Senna in occasione dei 30 anni dalla sua scomparsa, uno speciale dedicato a Fela Kuti, una lunga chiacchierata con lo scrittore Alberto Saibene e tanta musica di qualità con Chawki Senouci, Vitowar e tanti altri.

Dalle 7:00 alle 8:30: Apertura Musicale a cura di Giulia Strippoli
Dalle 8:45 alle 10:00: Rassegna stampa a cura di Carlo Riva
Dalle 10:00 alle 11:30: Festa del lavoro: storie, cronache e microfono aperto a cura di Massimo Bacchetta
Dalle 11:30 alle 12:00: Uscita di sicurezzapuntata speciale sulla sicurezza sul lavoro a cura di Luca Parena
Dalle 12:00 alle 13:00: Ayrton Senna trent’anni dopo a cura di Gattuso


Dalle 13:20 alle 14:30: Alberto Saibene a Bookcity a cura di Ira Rubini
Dalle 14:30 alle 15:30: Speciale Fela Kuti a cura di Claudio Agostoni
Dalle 15:35 alle 16:30: Diretta dal corteo di Milano e dai concerti di Taranto e Roma a cura di Disma Pestalozza
Dalle 17:35 alle 18:30: Conduzione musicale a cura di Chawki Senouci
Dalle 19:45 alle 21:00: Conduzione musicale a cura di VitoWar


Dalle 21:00 alle 22:00: Il giusto clima a cura di Gianluca Ruggieri e Elena Mordiglia
Dalle 22:00 alle 22:30: Percorsi Perversi a cura di Paolo Massari
Dalle 22:30 alle 22:45: News della notte
Dalle 23:00 alle 00:00: Jazz ahead a cura di Nina Terruzzi
Dalle 24:00 alle 01:00: 0091 a cura di Gurbaaz Singh

 

FOTO| 1° maggio 1977, festa dei Lavoratori in uno degli anni simbolo di lotta politica

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    Redazione
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    Tra un paio di giorni inizia a Stresa il vertice dei ministri finanziari e dei governatori delle banche centrali dei paesi del G7. Ad accoglierli ci sarà una notizia – tra le altre - di cui sarebbe utile che si occupassero, e cioè i contenuti dell’ultimo report dell'associazione ReCommon. Cosa dice in estrema sintesi il rapporto? Senza controllo, le emissioni di gas serra associate alle più grandi banche dei paesi del G7 sono responsabili di una quantità di emissioni di Co2 superiore a quella di Italia, Germania, Regno Unito e Francia messe insieme. In tonnellate di Co2 emesse, ciò significa che le maggiori banche mondiali – attraverso le proprie attività di finanziamento - producono 2 miliardi e 700 milioni di tonnellate di Co2, mentre i quattro paesi (Italia, Germania, Regno Unito e Francia) emettono – presi insieme - “solo”, si fa per dire, 2 miliardi di tonnellate di Co2. Che cosa devono fare ministri e banchieri centrali per fermare i prestiti con cui si finanziano attività tossiche per il clima? A Pubblica Antonio Tricarico, attivista di ReCommon sulle campagne che riguardano la finanza pubblica e le multinazionali.

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