Il cancello d’ingresso della stazione Centrale chiuso, chiusi anche gli ingressi della metropolitana in piazza Duca D’Aosta. Le persone fatte filtrare dai due ingressi laterali.
La celere è arrivata poco prima delle 15.30, è entrata nel piazzale e ha bloccato un gruppo di un centinaio di migranti, circondandoli. Li ha controllati e una sessantina di loro, numeri ancora non ufficiali, sono stati caricati sui bus della polizia e portati in Questura.
È stata una grossa operazione di polizia e di “pulizia”. Gli agenti hanno portato via i migranti senza documenti o su cui fare accertamenti, l’Amsa ha ripulito parti della stazione e ha buttato via coperte e borsoni lasciati a terra.
Un maxi blitz di queste dimensioni non si era ancora visto. Controlli nelle ultime settimane nella zona della stazione ci sono stati, mai di queste dimensioni.“È l’applicazione del decreto Minniti”, hanno commentato educatori e attivisti antirazzisti arrivati sul posto. “È il primo di una serie di controlli di questo tipo”, ci ha detto una delle responsabili di polizia che ha coordinato l’operazione. I migranti caricati sugli autobus urlavano “libertà”.
Il Comune di Milano dice di non essere stato avvisato del blitz. L’assessore ai Servizi sociali Pierfrancesco Majorino ha detto che non ne sapeva nulla, “non voglio pensare che il questore voglia metterci in difficoltà”, ha detto a Radio Popolare in riferimento alla manifestazione “Insieme senza muri” del 20 maggio prossimo.
Ascolta qui l’intervista di Silvia Giacomini a Pierfrancesco Majorino
Il segretario milanese del Pd Pietro Bussolati, in linea con il governo, ha subito dato pieno sostegno all’operazione della polizia.
L’accoglienza in stazione Centrale sta cambiando, l’hub di via Sammartini che ha accolto fino a 700 persone contemporaneamente non sarà più centro di transito ma un Cas, un centro di accoglienza straordinario. E ospiterà solo 150 posti per richiedenti asilo. Il numero di migranti attorno alla stazione potrebbe aumentare e aumenteranno anche i controlli.
A febbraio aveva fatto discutere la circolare ministeriale che chiedeva rintracciare e identificare cittadini nigeriani irregolari per riempire un volo charter diretto a Lagos, Nigeria.
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Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini.
Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.
A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.
Mandati d'arresto della Corte Penale Internazionale per Netanyahu, Gallant e Deif
La Corte Penale Internazionale ha emesso oggi i mandati d'arresto per il premier israeliano Benjamin Netanyahu, l’ormai ex ministro della difesa Yoav Gallant, e per Mohammed Deif, leader militare di Hamas che Israele dice di aver ucciso ma sulla cui morte non ci sono prove ufficiali. Le accuse sono di crimini di guerra e crimini contro l’umanità. La Corte ha detto che che la versione completa dei mandati contro Netanyahu e Gallant era segreta "per proteggere i testimoni e salvaguardare la condotta delle indagini", ma i giudici hanno reso pubblica gran parte delle loro motivazioni. Queste si sono concentrate sull'ostruzione della fornitura di aiuti umanitari a Gaza, che è stata giudicata deliberata. Netanyahu ha reagito immediatamente parlando di decisione antisemita e si è paragonato ad Alfred Dreyfus.
Alle sue accuse hanno fatto eco praticamente tutti gli esponenti politici israeliani, compresi quelli all'opposizione. In Israele abbiamo raggiunto Meron Rapoport, giornalista ex caporedattore di Haaretz.
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Sciopero e corteo contro i licenziamenti alla Beko di Cassinetta
Non è un piano industriale, è un piano di abbandono. Ne sono convinti i sindacati confederali dei metalmeccanici di Varese. Oggi erano in sciopero e in corteo a Cassinetta di Biandronno, nel varesotto, contro i licenziamenti annunciati da Beko Europe per i dipendenti della ex Whirlpool.
Due linee produttive del reparto frigoriferi chiuderanno entro il 2025, almeno 540 posti di lavoro sono stati definiti dall’azienda in esubero, in un piano complessivo di 1900 licenziamenti a livello nazionale. Una delle fabbriche più grandi di tutta la Lombardia rischia così di scomparire con un impatto pesantissimo per l’economia locale. Giovanni Cartosio è segretario generale della Fiom Cgil di Varese.
1) La Corte penale internazionale emette i mandati di arresto per Benjamin Netanyahu e Yoav Gallant. Il premier israeliano parla di antisemitismo, e gli Stati Uniti respingono la decisione. Ma Borrell avvisa i paesi dell’unione europea: la decisione della corte va applicata. (Meron Rapoport - +972, Triestino Mariniello, Università di Liverpool)
2) Il senato degli Stati Uniti boccia i provvedimenti proposti da Bernie Sanders per tagliare gli invii di armi a Israele. L’ennesima dimostrazione dell’ambiguità dell’amministrazione Biden davanti al massacro in corso a Gaza. (Roberto Festa)
3) I lavoratori greci scendono in piazza contro l’aumento del costo della vita e salari sempre più bassi. Atene paralizzata da uno sciopero di 24 ore. (Dimitri Deliolanes)
4) La crisi tedesca vista dall’Ungheria. Tra i paesi dell’Europa centro orientale l’economia di Budapest è una di quelle che più risente della situazione. (Massimo Congiu)
5) World Music. Idrache, il nuovo album di inediti della band tuareg Tinariwen. (Marcello Lorrai)
Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza.
Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo.
A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza
Doppio Click è la trasmissione di Radio Popolare dedicata ai temi di attualità legati al mondo di Internet e delle nuove tecnologie. Ogni settimana, dal lunedì al giovedì, approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. A cura di Marco Schiaffino.
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Dopo essere tornati sul disco dei Tinariwen, parliamo dell'annuncio della line up del Coachella 2025, ascoltiamo la telefonata di Niccolò Vecchia a Manuel Agnelli per introdurre le serate "Carne Fresca" da Germi, ospitiamo Anna & Vulkan per una bella intervista e un paio di brani live
"Sulla terra leggeri", intervista alla regista Sara Fgaier
Sulla terra leggeri racconta di Jean, un etno-musicologo che perde la memoria dopo la morte della sua compagna. Girato interamente in 16 mm, il film mescola finzione e materiali d’archivio per esplorare il rapporto tra memoria, amore e perdita. Barbara Sorrentini ha intervistato la regista Sarah Fgaier.
Clip - 21-11-2024
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