Faith e Joy hanno 20 anni, Abidemi ne ha 25, Belinda ha 22 anni.
Vengono dalla Nigeria e dalla Sierra Leone. Sono quattro delle dodici ragazze che Goro ha respinto con le barricate. Ora sono ospitate in un centro di volontariato di Ferrara.
Le abbiamo raggiunte e intervistate.
Joy è incinta all’ottavo mese, la madre adottiva la maltrattava e quando è rimasta incinta la famiglia l’ha ripudiata. Ha vissuto in strada a Lagos, ha rischiato di essere uccisa, è scappata col fidanzato che ha perso di vista quando arrivati in Italia. Ora lo stanno cercando. Joy vorrebbe vivere in Italia e studiare medicina.
Abidemi rimane quasi sempre in silenzio poi, alla fine del nostro colloquio, apre la tuta, mostra una grande cicatrice da ustione sul petto, e inizia a parlare a lungo. Viveva in Nigeria -è cristiana come le altre tre ragazze- è fuggita da Boko Haram, è andata in Libia con la promessa che sarebbe poi potuta arrivare in Italia. Ma è stata picchiata, segregata e torturata perché rifiutava di prostituirsi. Le hanno ustionato il corpo con l’acqua bollente. Ora che è in Italia vorrebbe riprendere gli studi di biologia e chiede al nostro Paese di guarirle le ferite.
Ascolta l’intervista a cura di Luigi Ambrosio