Il fondatore del “Movimento per la Decrescita Felice” ha incontrato il pubblico di BookPride 16, per introdurre il suo ultimo libro “Destra e sinistra addio. Per una nuova declinazione dell’uguaglianza” (ed. Lindau).
Maurizio Pallante si è sempre definito un’irregolare della cultura e la provocazione del titolo implica ovviamente il suggerimento di una nuova via per interpretare la politica e la società. Nel libro si ricorda che Destra e Sinistra sono categorie comparse per la prima volta alla Convention nationale di Parigi del 1792, indicando da quel momento in poi due diversi atteggiamenti rispetto al concetto di uguaglianza.
Oggi, tuttavia, quella distinzione si è fortemente attenuata e i due antichi schieramenti sembrano avere, rispetto all’idea di uguaglianza, contorni assai sfumati rispetto ai secoli passati. La disuguaglianza, infatti, ha ormai spesso assunto un valore materialistico e si è legata al possesso di certi beni e privilegi creati dal denaro: benessere significa per moltissimi potere di acquisto.
L’idea di crescita economica (e il concetto di PIL) come progresso appartiene ormai sia alla destra, sia alla sinistra, sostituendo il desiderio di eliminare l’ineguaglianza con il desiderio di godere di un reddito crescente.
Ma le rivelazioni degli ultimi decenni hanno dimostrato che quel “progresso” è spesso stato conquistato a spese dell’ambiente e della salute, inducendo consumi, come quello dell’acqua minerale, che un tempo non erano necessari.
Il mondo della crescita illimitata sembra giunto al tramonto, afferma Maurizio Pallante nel suo libro:se si abbandona l’ideologia della crescita si potrà rivitalizzare l’impegno per una maggiore equità tra esseri umani. L’Enciclica Laudato si’ di papa Francesco fa pensare che questa rivoluzione culturale sia iniziata.
Maurizio Pallante è stato ospite ai microfoni di Radio Popolare durante BookPride 16
Ascolta l’intervista di Ira Rubini a Maurizio Pallante