Approfondimenti

Giocare con le tette

Come fai a giocare con le tette?” è una delle domande che si sentono fare le giocatrici di calcio in Italia. Possiamo essere certi che a nessun calciatore è mai stato chiesto “Come fai a giocare con le palle?“.

Giocare con le tette è il titolo di un ironico e pungente volumetto promosso dalla Fondazione per lo Sport di Reggio Emilia ed edito dalla Compagnia editoriale Aliberti. Non ha un autore (o un’autrice), ma una curatrice: Milena Bertolini, presidente della Fondazione, ex calciatrice, allenatrice pluripremiata, una delle sole due donne in Italia qualificate per allenare una squadra di serie A (professionista, dunque maschile) alla guida del Brescia Calcio Femminile, attualmente in testa alla classifica di serie A e ai quarti di finale di Champions League.

“Il calcio femminile nell’ultimo anno e mezzo è venuto alla ribalta non certo per i meriti sportivi o per le gesta delle giocatrici ma per le frasi infelici di dirigenti nazionali, cioè di coloro che hanno la responsabilità di promuovere questo movimento”, ci dice Milena Bertolini. A conferma che “il calcio femminile è sempre legato all’aspetto sessuale della giocatrice. Se non si conosce la storia del calcio femminile non si può capire perché ancora siamo rimasti lì”, dove per lì, riassumendo, possiamo ricordare le parole dell’allora presidente della Lega dilettanti Felice Belloli: “Basta dare soldi a quelle quattro lesbiche”.

Le giocatrici italiane sono stigmatizzate, ridicolizzate, quando va bene ignorate. I media dedicano centinaia di pagine e di ore di trasmissione al calcio maschile, nemmeno una riga alle gare delle donne che lo praticano. Lo sport per eccellenza in Italia, che porta allo stadio centinaia di migliaia di persone ogni domenica, che fa gli ascolti più alti alla tv, attorno a cui ruotano miliardi di euro di fatturato, è uno spazio esclusivamente maschile.

Questo volumetto cerca di raccontare perché.

Giocare con le tette
Giocare con le tette

“Questa non è una storia del calcio femminile, questa è una storia al femminile del calcio… e un po’ anche del mondo”, recita la frase con cui si apre il libro.

Una storia narrata con sagacia e condita da episodi poco conosciuti.

Un racconto che parte da lontano. Il fascismo osteggiò il calcio femminile– prima ignorandolo – poi condannandolo, infine vietandolo. A Milano nel 1933 in via Stoppani 12 era nato il “Gruppo Femminile Calcistico”, primo club di calcio femminile. Nel dubbio che le donne volessero prendere un posto che non era il loro, fu chiesto un autorevole parere. A un uomo, naturalmente.

L’emerito professor Nicola Pende, medico, endocrinologo, primo rettore dell’Università Adriatica Benito Mussolini, rispose con questa sentenza: «Ringrazio per l’onore che mi fate, rivolgendovi a me per un parere sull’opportunità che la donna coltivi il gioco del calcio. Io credo che dal lato medico nessun danno può venire né alla linea estetica del corpo, né allo statico degli organi addominali femminili e sessuali in ispecie, da un gioco del calcio razionalizzato e non mirante a campionato, che richiede sforzi di esagerazione di movimenti muscolari, sempre dannosi all’organismo femminile. Giuoco del calcio dunque, sì, ma per puro diletto con moderazione! Ciò vale per tutti gli sports femminili”.

Ma a novembre del 1933 il Regime fu molto più chiaro:

«L’attività sportiva femminile in Italia è stata fino ad oggi mantenuta nei limiti della più scrupolosa decenza, non per un superficiale riguardo a norme tradizionalistiche, ma per una profonda comprensione delle finalità etiche alle quali l’educazione fisica muliebre deve tendere in una nazione quale la nostra». Gli esercizi sportivi, permessi alle donne dovevano considerarsi solo alcune… prove, “proporzionalmente e scientemente ridotte”, di atletica leggera, di fioretto per la scherma, di pattinaggio artistico, ginnastica collettiva, alcune prove di nuoto, il tennis: ciò anche al fine di evitare uno “spettacolismo sportivo” femminile, che aveva portato il CONI a vietare esibizioni pubbliche di calcio femminile, come per il passato aveva fatto per il pugilato”.

Le donne potevano essere giovani italiane, figlie della lupa, mogli e madri esemplari, angeli del focolare, madri di pionieri e di soldati, ma calciatrici no. Il calcio no, il calcio era maschio, come maschia era la camicia nera.

L’excursus storico attraversa diversi periodi tra cui la Liberazione, gli anni Settanta – quando una calciatrice siciliana fu eletta Miss Italia – mostrando la relazione di causa effetto tra passato e presente, dove sono cambiate le forme ma non la sostanza dell’ostracismo al calcio femminile: quella cultura da Bar sport che permea il calcio nel nostro Paese.

“Nel 2016 la donna nel mondo del calcio ha ancora un ruolo subordinato. È vista come velina, come fidanzata o come moglie di un calciatore. Per altre competenze il suo ruolo non è previsto”, afferma Milena Bertolini.

In ogni capitolo del libro è contenuta una domanda: che cosa non ha funzionato? E la risposta è sempre la stessa: forse proprio la democrazia. Che significa?

“La democrazia è partecipazione, è libertà, anche permettere alla donna di praticare liberamente uno sport”, continua Bertolini.

Invece “il calcio è un territorio dell’uomo, la donna non può entrare e se lo fa è come se compisse un sacrilegio di uno spazio maschile. Quindi, se entra, una donna non può essere una donna secondo i canoni tradizionali, bensì un uomo mancato, ovvero un’omosessuale. Le ragazze che vogliono praticare questo sport si trovano davanti una serie di ostacoli. Questo libro serve per riflettere su questi pregiudizi così radicati”. E può far bene a uomini e donne, oltre le tifoserie.

  • Autore articolo
    Chiara Ronzani
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 29/04 07:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 29-04-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 29/04 08:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 29-04-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 29/04/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 29-04-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 29/04/2025 delle 07:16

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 29-04-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di martedì 29/04/2025

    I fatti del giorno analizzati dai nostri esperti, da studiose e studiosi. I protagonisti dell'attualità intervistati dai nostri conduttori.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 29-04-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di martedì 29/04/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 29-04-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di martedì 29/04/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 29-04-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Giornali e commenti di martedì 29/04/2025

    La mattina inizia con le segnalazioni dai quotidiani e altri media, tra prime pagine, segnalazioni, musica, meteo e qualche sorpresa.

    Presto Presto – Giornali e commenti - 29-04-2025

  • PlayStop

    From Genesis To Revelation di martedì 29/04/2025

    "From Genesis to Revelation" è una trasmissione radiofonica dedicata al rock-progressive, attiva regolarmente dal 1999. Condotta da Renato Scuffietti e Matthias Scheller, offre un'ora settimanale di musica prog, spaziando dai grandi classici dei seventies al newprog e al prog sinfonico, con interviste, recensioni e monografie sui sottogeneri. Nata come un hobby, è diventata un importante punto di riferimento per gli appassionati del genere.

    From Genesis To Revelation - 28-04-2025

  • PlayStop

    Jazz Anthology di lunedì 28/04/2025

    "Jazz Anthology", programma storico di Radio Popolare, esplora la lunga evoluzione del jazz, dalla tradizione di New Orleans al bebop fino alle espressioni moderne. Il programma, con serie monografiche, valorizza la pluralità e la continuità del jazz, offrendo una visione approfondita di questo genere musicale spesso trascurato dai media. La sigla del programma è "Straight Life" di Art Pepper, tratto da "Art Pepper Meets The Rhythm Section" (1957).

    Jazz Anthology - 28-04-2025

  • PlayStop

    News della notte di lunedì 28/04/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 28-04-2025

  • PlayStop

    Il Suggeritore Night Live di lunedì 28/04/2025

    Il Suggeritore, storico programma di teatro di Radio Popolare, si trasforma in "Il Suggeritore Night Live" per il suo diciassettesimo compleanno. Ora in diretta ogni lunedì dalle 21:30 alle 22:30 dall’Auditorium “Demetrio Stratos”, il nuovo format è un night talk-show con ospiti dello spettacolo dal vivo che raccontano e mostrano estratti dei loro lavori. Gli ascoltatori possono partecipare come pubblico in studio a partire dalle 21:00.

    Il Suggeritore Night Live - 28-04-2025

  • PlayStop

    Jailhouse Rock di lunedì 28/04/2025

    "Jailhouse Rock", trasmissione di Radio Popolare e Popolare Network, esplora il legame tra musica e carcere. Ogni lunedì dalle 20.30 alle 21.30, a cura di Patrizio Gonnella e Susanna Marietti, il programma include storie e suoni dal mondo delle prigioni, con la partecipazione di detenuti dei carceri di Rebibbia e Bollate che realizzano un Giornale Radio dal Carcere e cover di artisti. Scopri di più su http://www.jailhouserock.it/ e https://www.facebook.com/Jailhouse-Rock-451755678297925/

    Jailhouse Rock - 28-04-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di lunedì 28/04/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 28-04-2025

Adesso in diretta