Si chiama Razza di zingaro il nuovo libro scritto da Dario Fo, che fra poche settimane compirà 90 anni.
Il libro narra delle gesta di Johann Trollman, pugile di origine sinti nato e morto in Germania: fu deportato nel campo di concentramento di Neuengamme, vicino ad Amburgo, dove fu ucciso da una pallottola.
Sul ring era un fenomeno, ma la sua vita fu resa impossibile dal suo albero genealogico. Rukelie, albero, così era soprannominato, ha pagato con la vita come Arpad Weisz e altri sportivi in quegli anni bui.
Razza di Zingaro è edito da Chiarelettere. In questa intervista il premio Nobel racconta i motivi che lo hanno spinto a narrare la storia di Trollmann.
Razza di Zingaro è l’ultima fatica di Dario Fo, che prosegue la sua attività in teatro, insieme a quella di scrittore e pittore. Un’attività che non ha alcuna intenzione di interrompere, né rallentare.
Lo spiega nella seconda parte della chiacchierata, che si conclude con un pensiero per Radio Popolare in occasione del suo quarantesimo compleanno.
DARIO FO SECONDA PARTE podcast
A ispirare il lavoro di Dario Fo, come recita il prologo del libro, c’è il lavoro di Paolo Cagna Ninchi. È il presidente dell’associazione Upre Rom e attento studioso della storia di rom e sinti.