Seguiti in auto, colpiti con pistole ad aria compressa. Jorge Carazas e Roberto Reyes sono due attivisti antirazzisti di Milano, animatori della rete Milano Senza Frontiere. Sabato 19 dicembre, dopo una iniziativa in piazza San Carlo dal titolo “basta muri, apriamo le porte” sono stati intimiditi da alcune persone. Seguiti da tre auto, tallonati, una volta scesi dal furgoncino dal quale dovevano scaricare il materiale usato durante l’iniziativa, sono stati raggiunti da una quindicina di pallini di plastica esplosi con pistole ad aria compressa. Jorge è stato colpito al braccio, un pallino gli ha sfiorato gli occhi. Risalito a bordo della sua moto è stato inseguito per alcuni minuti da una delle auto da cui erano scesi gli aggressori.
“Mi sono sembrati ragazzi giovani” racconta ai nostro microfoni Jorge. “La zona è piena di telecamere, mi aspetto che siano visionate dalla polizia. Se lo faranno credo non sarà difficile risalire agli autori dell’aggressione”. Aggressione politica? Jorge non lo esclude. “Abbiamo saputo che piazza San Carlo è una piazza solitamente usata da organizzazioni di estrema destra per le loro iniziative. Forse a qualcuno non è andato giù vederla piena di migranti e antirazzisti”.
Così ai nostri microfoni Jorge Carazas racconta quanto ha visto:
La Rete Milano Senza Frontiere è tra i promotori, dal giugno scorso, della Marcia dei Nuovi Desaparecidos che ogni giovedì, in piazza della Scala, ricorda i migranti morti nel Mediterraneo e le politiche fallimentari dei governi europei. Iniziativa che recentemente si è estesa anche che a Roma, Torino e Palermo. “Non abbiamo paura, giovedì dalle h18.30 saremo di nuovo in piazza Scala” dice Jorge: